Randoom – C64
Randoom è uno di quei giochi che quando lo vedi ti lascia quasi contrariato, salvo farti cambiare totalmente idea quando prendi il Joystick in mano! Andiamo a scoprire questo autentico capolavoro nuovo di pacca per il nostro Commodore 64
Randoom, il platform che mancava
È possibile che un gioco composto quasi esclusivamente da quadratini grossi come cursori possa avere senso? E soprattutto essere divertente? Se parliamo di Commodore 64 e di Randoom la risposta è sì. Lo diciamo da un pezzo che questa rinascita delle piattaforme ad otto (e sedici) bit è forse la cosa più grande che potesse capitare al mercato videoludico. I titoli che stanno uscendo per le nostre retro-macchine da gioco sono sempre più incredibili, ma ancora di più lo sono le direzioni che prendono.
Il fascino della casualità
Il gioco di cui andiamo a parlare oggi sceglie di prendere una direzione letteralmente casuale, come si evince dal nome stesso, e fa di questa caratteristica il suo punto di forza. Il concetto è riassumibile in poche righe: ci troveremo ad inseguire dei cubi attraverso 31 schermate di gioco, facendo attenzione a prendere solo quello del colore richiesto, pena la perdita di una vita. Scritto così forse non dice molto, ma ancora più spiazzante è quando si comincia a giocare. Ad una musica assolutamente da premio Oscar fa da contraltare una grafica che definire semplicistica è un eufemismo.
Randoom, capire cosa fare
Sono rimasto fermo una trentina di secondi in una schermata fissa a vedere dei quadrati colorati muoversi: stavo cercando il mio personaggio. Decido di muovere il Joystick e vedo muoversi un altro quadrato che era fermo in mezzo allo schermo. Cado in un buco, esco dalla parte alta dello schermo, cado di nuovo, mi scontro con un quadrato e muoio. Ricomincia tutto da capo, ricado, ribatto e muoio. Eccomi nuovamente al principio, ma stavolta pigio il pulsante di fuoco e vedo il mio cubo saltare. Sto fermo e, analizzando la schermata di gioco, capisco che devo prendere i cubi che scappano secondo un ordine preciso che appare nella sezione dedicata alle info di gioco.
Richiami dal passato
In quel mentre mi balza in mente un nome che definire storico è poco: Bubble Bobble. Effettivamente il colpo d’occhio è quello: schermata di gioco vera e propria e a destra le informazioni (punteggio, vite e via discorrendo). Anche la dinamica, semplificata, ci può stare: ci muoviamo su piattaforme, saltiamo e dobbiamo catturare dei nemici… mancano solo le bolle. Nulla di più sbagliato miei cari lettori, perché una volta superato l’impatto con la grafica basica ci si accorge di un dettaglio che sarà il punto di forza del titolo in questione: i cubi nemici non seguono una traiettoria prestabilita.
Randoom è follia!
Mi sono reso presto conto che ad ogni mia morte il livello ricominciava, ma loro si muovevano sempre in maniera differente. Salta così in aria la vecchia teoria che “si impara lo schema dei nemici e si prosegue”: qui dobbiamo letteralmente improvvisare. Ci troveremo ad inseguire, a fuggire, a saltare e a cercare il nostro obiettivo sempre in maniera differente. Si fa in fretta a prendere la mano e a morire meno sovente ma non esiste una regola, dipende da come si muoveranno i cubi colorati e in base a questo il medesimo livello può risultare una passeggiata o un vero inferno.
Giudizio finale
GRAFICA: 80% Funzionale al gioco, fa della semplicità il suo punto di forza. Unica pecca l’aver scelto due colori simili per due cubetti da catturare.
AUDIO: 95% Mamma mia ragazzi che colonna sonora clamorosa! La canzone è un vero martello, il SID si dimostra sempre attuale nonostante i suoi 40 anni di esercizio!
GIOCABILITA’: 88% Poche partite per capire cosa fare e come farlo, all’inizio morire è facile ma si impara in fretta come procedere.
LONGEVITA’: 98% Ogni livello non sarà mai giocato allo stesso modo, il fattore casualità rende questo titolo potenzialmente infinito. Non ve ne staccherete più!
Riflessioni del Biker
La casualità, ecco il colpo di genio assoluto che ci farà restare letteralmente incollati a questo gioco per un sacco di tempo. Se riusciamo a catturare dei nemici in rapida sequenza avremo dei punti bonus e, raggiunti i 100 punti, una vita extra che non fa mai male. Un neo glielo voglio trovare: il primo e il penultimo cubo sono cromaticamente molto simili e talvolta mi sono trovato a catturare quello sbagliato. Ma a parte questo abbiamo tra le mani, a costo zero, un gioco pazzesco, un arcade platform che ci conferma come una buona e geniale idea sia la base per ottenere un grande gioco. Ecco QUI il link dove scaricarlo.
La grafica semplice, alla fine, risulta efficace e non fine a se stessa, mentre la traccia audio è veramente killer, una delle migliori prodotte dal SID negli ultimi anni. Chiudo gli occhi un attimo e immagino Randoom in una sala giochi nel 1986, messo in un accattivante cabinato dedicato: sarebbe stato un successo assicurato, magari con la possibilità di avere un 2 player game!
Mic the Biker vi saluta e vi da appuntamento al prossimo articolo. Ora qualche consiglio per voi dal nostro blog!