Galaxian, they did it again!
Ciao amici di Commodoreblog, con Galaxian i ragazzi di Arlasoft lo hanno fatto di nuovo! Hanno preso un gioco del 1979 e ne hanno creato una conversione coi fiocchi.
Galaxian, dal 1979 al 2021
La prima cosa che mi è successa quando ho letto la notizia sul sito Arlagames è stata quella di canticchiare col sorriso il tormentone che segnò l’inizio del nuovo millennio, ovvero “Oops… I did it again”. Esatto, quella in cui Britney Spears appare in una succinta tutina rossa in lattice e che, anche se la canzone ci faceva schifo, il video si guardava sempre volentieri. Ebbene, I ragazzi di Arlasoft, dopo la magia di Galaga per il biscottone, hanno pensato di convertire anche Galaxian, pietra miliare datata 1979 e precursore assoluto di quella specie di Shoot em Up. Eh si… “They did it again”.
Galaxian, che si deve fare?
Ovviamente tutti sanno che dovremo eliminare gli sciami alieni cercando di fare un Top Score. Logicamente avremo bombe e missili da evitare, nonché nemici kamikaze. Probabilmente, a causa dei limiti hardware del 1979, possiamo sparare solo un proiettile alla volta: per sparare nuovamente dovremo aspettare che questo lasci lo schermo. Questi sciami si muovono da un lato all’altro, e sparare ai nemici in formazione è il modo più rapido per ripulire lo schermo. Purtroppo questo modo fa fare molti meno punti rispetto al colpire un nemico singolo in planata.
Man mano che elimineremo gli sciami, i nemici si tufferanno più velocemente, contemporaneamente all’attacco degli altri. Perciò ogni fase alza il livello di difficoltà rispetto alla precedente.
I nemici in Galaxian
Nel gioco il colore degli sciami, oltre a regalare un aspetto visivo fantastico per l’epoca, aveva il suo significato. Gli alieni blu si muovono più lentamente e hanno movimenti meno ampi che li rendono facilmente evitabili. Sono pericolosi quando si rimane intrappolati su un lato dello schermo, visto che quelli della fila centrale si muovono più velocemente. Gli alieni viola si muovono più velocemente e hanno movimenti ampi, permettendo di sparare dal lato opposto dello schermo. Gli alieni rossi attaccheranno insieme a un’ammiraglia, imitandone i movimenti e proteggendola. Può capitare che attacchino da soli, la loro velocità è intermedia tra i blu e i viola.
Le Ammiraglie
Le ammiraglie gialle sono quelle da abbattere per ottenere grandi quantità di punti e per calmare lo sciame. Abbiamo visto che con l’avanzare di livello, i nemici attaccano in numero maggiore e possono sganciare più bombe. Tuttavia, distruggere un’ammiraglia calma lo sciame per un lasso di tempo, permettendoti di eliminarli più facilmente. Per ottenere il massimo dei punti dovremo eliminare prima gli alieni di scorta rossa e poi l’ammiraglia: Così facendo la nave madre varrà 800 punti, che è molto visto che il gioco non assegna molti punti. Attenzione ai tempi di esecuzione, visto che gli alieni che volano oltre la parte inferiore dello schermo, o abbandonano lo schermo di lato, si uniranno allo sciame dall’alto. Perciò un’ammiraglia non scortata lascerà rapidamente lo schermo, per mettersi nella fila superiore: questo significa che potrebbero esserci fino a quattro ammiraglie!
Galaxian e la sua conversione
Per onor di cronaca va detto che esisteva già una conversione ufficiale di Galaxian, datata 1984, e non era neanche male. Non si contano poi i cloni ma noi siamo qui per parlare di questa nuova conversione. Arlasoft, dopo aver finito Galaga, ebbe l’idea, data loro da un post su Facebook, di convertire Galaxian. Pensarono che sarebbe stato facile convertire Galaga e trasformarlo nel suo predecessore. Ci sono volute solo un paio d’ore per trasformarlo in Galaxian, ma giocando alla versione arcade i ragazzi si accorsero che il movimento dei nemici è molto diverso. Fu subito chiaro che l’unico modo esistente per riprodurlo autenticamente era quello di attingere al codice arcade originale.
Da Z80 a 6502
Leggiamo sul loro sito l’appassionante fase di conversione del gioco. Scott Tunstall fece un gran lavoro di reverse-engineering del codice su cui lavorare. Pur non avendo piena conoscenza del codice Z80 sono stati capaci di convertirlo in 6502 per il C64. L’algoritmo che controlla gli attacchi nemici è una routine breve ma ingegnosa che lo stesso Scott ammette di non comprendere appieno, ma si traduce in attacchi vari e fluidi. Affinché la versione PAL funzioni alla stessa velocità, parti del ciclo di gioco funzionano a 60 fps.
Con il codice di Galaga come base, ci sono volute solo due settimane per passare dal concept alla prima versione di rilascio, inclusi diversi miglioramenti presi in prestito da Galaga come una tabella dei punteggi più alti, statistiche di tiro e la modalità cooperativa a 2 giocatori. Si, avete letto bene, anche in Galaxian si può giocare cooperativamente in due. La modalità è stata presa da Galaga: si gioca insieme condividendo le tre vite. E’ basilare il lavoro di squadra per avanzare nei livelli, ma occhio che i due giocatori gareggiano per i punti. L’ultima vita può essere persa solo dal giocatore che sta perdendo in quel momento.
Molto bella anche la modalità Speedrun, che consiste nel dover finire la prima sessione di gioco nel più breve tempo possibile.
Galaxian, quasi pixel perfect
Con l’aiuto dei tester Jay Bell, Eric Akeson e Stepz, il gioco è stato affinato e ora risulta vicinissimo all’esperienza arcade, probabilmente anche più di Galaga. Rispetto a quest’ultimo risulta sicuramente molto più difficile e richiede pazienza, si devono imparare i momenti giusti per attaccare e quelli dove evitare di cercarsi problemi e pazientare.
Ovviamente, in certi frangenti, i limiti della macchina di casa Commodore si fanno vedere. A volte ci sarà un’ inevitabile sfarfallio quando una grande quantità di nemici si trovano insieme in una porzione di schermo. Il movimento dello sciame occupa molti più cicli della CPU rispetto a Galaga, quindi sulla versione NTSC avremo degli sfarfallii degli sprites, e meno stelle animate: esse saranno in movimento su un fotogramma solo se ci sono cicli disponibili per farlo.
Riflessioni del Biker
Che dire ragazzi, “Oops.. they did it again”, e il risultato è ancor più stupefacente di quello ottenuto con Galaga. Si gioca in maniera incredibile anche su smartphone, vi lascio immaginare con un Joystick in mano. Lo sparo singolo ci costringe ad essere più precisi e di riflettere dove sparare e quando. In due giocatori è praticamente infinito, la sua longevità arriva al buon vecchio 100% di Zzappiana memoria.
Ovviamente questo gioco è scaricabile gratuitamente QUI, e volendo si può fare una donazione libera, cosa che questi ragazzi meritano assolutamente. Nella nostra vita ne abbiamo buttati di soldi in cassette di dubbia provenienza con all’interno autentiche ciofeche, qui almeno abbiamo la certezza di avere tra le mani un capolavoro.
Mic the Biker vi saluta e vi da appuntamento al prossimo articolo.