California Games, let the summer begin!

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Ciao a tutti amici di Commodoreblog, quando l’estate arriva il richiamo di California Games diventa sempre troppo forte, non trovate? Io ho già addosso la canotta e le bermuda, ho caricato sulla DeLorean quello che mi serve e sono pronto a partire: destinazione 1988, Borgo San Paolo. Chi viene con me?

California Games in Borgo San Paolo

Siete rimasti un po spiazzati? Forse credevate che la destinazione fosse la California, ma sarebbe tutto troppo easy. Del resto sulla magica macchina del tempo mica ho caricato la tavola da surf, ho solo messo il fidato competition pro trasparente, compagno instancabile di mille mila partite. California Games, il videogame sportivo più folle pubblicato dalla Epyx, è datato 1987, ma per svariati motivi divenne il simbolo dell’estate dall’anno seguente per noi della Banda di Borgo San Paolo. Era il nostro inseparabile compagno di giochi nei torridi mesi di Giugno e Luglio.

La nascita di un mito

California games

Le edizioni per computer europee vennero pubblicate dalla U.S. Gold, ma noi avevamo la cassetta trasparente con il nome del gioco scritto a pennarello comperato a dieci sacchi da American’s Games. Le premesse, fin da quando si leggeva la recensione di Zzap, erano al top: basta sport classici od olimpici, qui ci dovremo sfidare in alcune discipline popolari in California: Half pipe, footbag, surfing, Skating, BMX, Flying disk. Appena entrati in possesso di codesto capolavoro non ci fu più storia. Iniziammo io e Adriano, per poi coinvolgere gli altri pazzi della banda. Il telefono di casa iniziava a squillare alle 7.30 del mattino: “Ho battuto il tuo punteggio sull’Half Pipe”. Non esiste: accensione del Commodore 64, colazione al volo mentre la cassetta caricava e via, subito a cercare di fare meglio.

California Games, cosa si può fare

Il gioco, come scritto poc’anzi, consiste in sei discipline sportive fuori dal comune. Esse si possono affrontare al completo una di seguito all’altra, selezionarne solo alcune, o fare allenamento su una delle sei. L’atmosfera che trasudava dal Mivar era eccezionale: già la scelta di uno tra gli sponsor presenti ci faceva sentire negli States. E’ vero, non avevano un valore aggiunto intrinseco, erano solo decorativi, ma leggere nomi come Ocean Pacific, Casio, Costa del Mar ci faceva sognare. E che dire di Santa Cruz, della quale io avevo la tavola da Skate a casa? Una Rob Roskopp che era un capolavoro. Tutto concorreva a creare un’atmosfera unica, che unita al caldo estivo reso doppio dall’asfalto urbano, ci dava il vero senso dell’estate.

Multiplayer, e sai cosa bevi

È disponibile anche la modalità multi player, e questo aspetto basta e avanza per creare sessioni di gioco a dir poco folli. Nessuna disciplina è in simultanea: dovevamo giocare uno alla volta, cercando di fare del nostro meglio per ottenere il maggior punteggio totale. Qui nascono i problemi, perché chi era impegnato nella sessione di gioco alla ricerca del risultato top veniva sistematicamente disturbato dagli amici. Ho visto, fatto e subito cose raccapriccianti: scoregge in faccia, calzini sudati dal calore di luglio volare in testa al malcapitato di turno, sputi. E se ciò non fosse stato sufficiente c’era il distacco del Joystick. Certo, erano eventi limite che capitavano dopo svariate sfide, si finiva a mani in faccia e poi si usciva in bici per andare ai giardini.

California Games e le sei  discipline

Tutte le discipline hanno visuale laterale e i concorrenti possono essere un uomo o una donna a seconda della disciplina. Ora andiamo a vedere le mitiche e leggendarie discipline che hanno fatto storia.

Half pipe

California games

La mitica rampa da skaters, un sogno tra le palme e la scritta Hollywood che si staglia sullo sfondo. Io andavo sullo skate ma non sapevo per niente andare in rampa, giocarci era uno spettacolo. Come nella realtà si devono compiere acrobazie varie, muovendosi a destra e sinistra sulla rampa. I movimenti devono essere precisi, a partire dal movimento del Joy per prendere e mantenere velocità. Poi con movimenti rotatori e pulsante potremo andare a compiere le nostre acrobazie, a patto di essere molto precisi. Sono svariate le mosse a propria disposizione, da eseguire in un limite di tempo e con un massimo di tre cadute.

Footbag

Adorazione totale per questa disciplina, probabilmente la mia preferita. Qui ci si muove a destra e sinistra su un prato, sullo sfondo il Golden Gate Bridge. Si deve colpire una pallina qualsiasi parte del corpo senza farla cadere e cercando di fare acrobazie. Tirando in giù la leva del Joy si ruota di 180 gradi su sé stesso per rivolgersi di fronte o di schiena, mentre tirandola in su si salta. Bisogna fare le cose più spettacolari con quella pallina, cercando di fare combo di ogni tipo in un lasso di tempo limitato. A volte si veniva colti da frenesia e dopo aver lanciato la palla alta con un colpo di testa si smanettava come pazzi per poi riprendere la pallina sperando di aver collezionato qualche combo. Ma col tempo ci si accorgeva che era meglio meno frenesia e più precisione: palleggi, colpi di tacco al volo o palleggi con piroetta, giri e tocchi di classe vari garantivano meno errori, meno tempo perso e punteggi alti. Ma se volevi sfondare ogni punteggio alzavi la palla, mezzo movimento laterale, colpo di tacco frontale di lato, palla in aria e tacco dall’altro lato, prendi il ritmo e il record è assicurato.

Surfing

California games

Probabilmente l’evento più rappresentativo del gioco, l’emblema della California anni ottanta: comandiamo il surfista sopra una grande onda a scorrimento orizzontale. L’onda avanza e si chiude sopra di noi, perciò dobbiamo resistere più a lungo possibile senza cadere. Nel frattempo dovremo compiere evoluzioni, più o meno difficili, fino a raggiungere il limite di tempo o di cadute in acqua. Splendida ed iconica la votazione finale della giuria, la quale prenderà in considerazione le nostre acrobazie e i nostri errori per poi darci il giudizio.

Skating

Sicuramente la disciplina dove ero più scarso e che odiavo di più. Dobbiamo guidare la fanciulla sul tipico marciapiede lungo la spiaggia, cercando di evitare ostacoli, come crepe sulla strada o bucce di banana. Per evitare cadute rovinose si dovranno saltare o schivare lateralmente. Bisogna però, in primis, dare il ritmo pattinata col Joystick, per prendere velocità. Saltare gli ostacoli vale più punti, specialmente se a questi si abbina qualche acrobazia in volo, sempre facendo attenzione a non volare a pelle di leone visto che anche qui c’era un numero massimo di cadute possibili.

BMX

California games

Dopo la lieve flessione del pattinaggio si torna a livelli di divertimento eccelso: dobbiamo affrontare una pista da cross con ripidi saliscendi e ostacoli. In questa disciplina serve l’effetto tarantola, in quanto per prendere velocità si deve smanettare col Joy. Nel frattempo si deve anche sterzare per spostarci in isometrico, impennare e saltare. Ovviamente le figure acrobatiche fanno guadagnare più punti. Attenzione che qui, oltre al limite delle cadute, c’è da considerare che una caduta di faccia ci porterà all’eliminazione diretta dalla gara.

Flying disk

In un paesaggio verde abbiamo l’evento più tattico della serie. Controlliamo prima la lanciatrice, regolando forza e angolazione del tiro; poi si passa alla compagna di squadra che deve ricevere il frisbee. Lo schermo è qui composto dalla schermata principale e da un radar, sulla quale possiamo vedere la posizione della ricevitrice. L’inquadratura segue il frisbee con scorrimento orizzontale, ma noi, in quella fase, dobbiamo avere l’occhio solo sul radar visto che possiamo vedere muoversi la ricevitrice, comandata dal nostro Joy. Inizialmente lontana e fuori schermo, la si vedrà apparire quando il disco arriva in zona e se abbiamo fatto bene i nostri conti potremo fare una presa coi fiocchi. Per ricevere si dovrà pigiare il pulsante nel momento giusto, aiutandosi con la direzione per tuffarsi e saltare. Si possono fare tre lanci e si ricevono punti in base alla lunghezza del lancio e alla coordinazione tra chi lancia e tra chi riceve.

California Games, che capolavoro

Dal punto di vista tecnico, Epyx fece una magia: graficamente il gioco è colorato, con fondali evocativi, e con sprite belli grandi, animati bene ed in modo fluido.
La giocabilità era molto buona: gli eventi erano diversi anche nei controlli e ciò rendeva il tutto esageratamente divertente, una sfida veramente varia. Poteva capitare, col passare delle partite, che imparate le mosse più spettacolari era “difficile” fare altro, proprio per la ricerca della vittoria, specialmente in multi player.
California Games però aveva una freccia invincibile al proprio arco, ovvero che fare in sequenza le mosse più redditizie senza sbagliare non era così banale, perciò si finiva sempre per cambiare schema e provare nuove cose. Questo rendeva il gioco dannatamente divertente, non veniva mai meno la voglia di fare un’ulteriore sfida. Il multi player era favoloso: più giocatori erano presenti e più alta era la voglia di continuare.

California games

E che dire della colonna sonora? I brani di Chris Grigg sono entrati nella leggenda del Sid miei cari lettori. Dalla colonna sonora iniziale a quelle delle varie discipline, avevamo davanti la colonna sonora delle nostre calde giornate estive.

Riflessioni del Biker

California Games rappresentò l’estate su Commodore 64 in quell’assolato 1988, e continua ancor oggi a rappresentarla per il sottoscritto. Arriva giugno e non ci posso fare nulla, arriva la voglia di caricarlo e lanciarsi in quel magico sogno californiano che cavalcavamo da ragazzi. Il gioco è ancora oggi un capolavoro e, a suo tempo, fu uno dei maggiori successi commerciali: nel 1989 raggiunse le 500.000 copie vendute. Tra i titoli della Epyx, California Games divenne il più grande successo in assoluto.

Per noi della banda di Borgo San Paolo fu il simbolo di un’estate, era il nostro passare le ore bollenti della giornata nella camera di qualcuno a sfidarci, per poi uscire tutti insieme. E se ancor oggi, dopo oltre 30 anni, quando inizia ad arrivare la calura di Giugno, prevale l’istinto di caricare questo gioco, vuol dire che la Epyx quel giorno fece centro. Non creò semplicemente un gioco, fece qualcosa di molto più difficile: entrare nel cuore dei ragazzi dell’epoca. Let the Summer begin!

Per oggi è tutto, Mic the Biker vi saluta e vi da appuntamento al prossimo viaggio nel tempo. Ora qualche articolo per voi direttamente dal nostro Blog.

Rescue on Fractalus! Dump per C64

Simon the Sorcerer per Amiga

Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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