SpongeBob Squarepants: Battle for Bikini Bottom
Cari amici di commodoreblog buongiorno, oggi ci immergiamo sotto il mare per parlare un po di Spongebob Squarepants nella sua battaglia per Bikini Bottom. Mettete la boccia in testa e venite con me in questo fantastico viaggio!
Spongebob Squarepants, premesse
Lo dirò con molta franchezza: in questa recensione mi sforzerò di essere il più obiettivo possibile, cercando di darvi quelle indicazioni, secondo il mio personalissimo giudizio. Spero così di farvi comprendere se questo è un gioco che fa per voi oppure l’ennesima bufala figlia dello spietato merchandising che non guarda in faccia nessuno e punta solamente alle tasche dei consumatori video ludici.
Io sono un fan sfegatato di Spongebob, uno di quelli che come lo giri e lo rigiri questo gioco parte con un certo vantaggio, ma resterò imparziale per voi lettori di Commodoreblog. D’altronde è proprio questa la forza del merchandising!
La trama sott’acqua
In questo capitolo videoludico della nostra amata spugna di mare, prodotto dalla software house statunitense Vicarius Vision, ci ritroviamo ad impersona nientepopodimeno che Spongebob (ma và). Saremo alle prese con il suo arcinemico Sheldon J. Plankton (che sorpresa) per liberare Bikini Bottom invasa dai robot che quest’ultimo ha liberato per spopolare la città ed impossessarsi della segretissima ricetta dei Krabby Patty. Ora già sento il mormorio sollevarsi dal fondo: “Eeehhhh va beh, mai una cosa nuova, così è scontato”.
Ma d’altronde stiamo parlando della serie di SpongeBob Squarepants, che da venti anni macina stagioni televisive e cinematografiche, con i suoi demenziali personaggi! La sua forza risiede proprio in quei dialoghi improbabili ed in quelle situazioni improponibili che si ripetono senza soluzione di continuità. Or dunque inseriamo la nostra cartridge e partiamo con l’esperienza di gioco.
Spongebob Squarepants, il gioco
Superata la breve introduzione animata, dove incontriamo fin da subito i personaggi della serie che ci accompagneranno durante tutto il tempo fornendoci occasionali suggerimenti di gioco, ci ritroviamo proiettati nel vivo dell’azione. SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom è il più classico dei platform a scorrimento verticale, dove da un punto iniziale dobbiamo spostarci lungo tutto il percorso fino al raggiungimento del portale dimensionale che si aprirà solamente dopo aver raccolto tutte le palette da cucina nascoste in ogni livello.
Ora essendo un gioco tratto dal celebre cartone animato della Nickelodeon, qua non muore nessuno, eccezion fatta per il personaggio principale. E ovviamente non si uccide nessuno! Quindi niente Trick e Track e bombe a mano, ma sarete solo voi con la vostra bravura e la vostra destrezza a saltellare allegramente tra gli scenari, sparando bolle per stordire i robots e planando da una piattaforma all’altra. Tutto questo nel tentativo di superare i quattro capitoli che vi separeranno dalla vittoria finale… olè!
Come si presenta
Ognuno dei quattro capitoli è suddiviso da sette livelli e relativi sette sotto livelli al termine dei quali vi attenderà il cattivone da sconfiggere.
Sembra facile… ed effettivamente lo è! Ci troviamo davanti ad un ottimo prodotto, graficamente ben confezionato, che riprende fedelmente i personaggi della nota serie senza tradirne la natura o le caratteristiche.
Il riadattamento grafico è ben fatto e piacevole: tutti i fondali sono stati ridimensionati per la minore risoluzione dello schermo del Gba. In tal modo non appaiono “pixellosi” o confusi, mentre gli sprites dei protagonisti e dei nemici sono ben fatti ed animati.
Stranamente non è possibile selezionare la lingua italiana perché di default c’è solamente l’inglese che compare nelle vignette, ma è talmente semplice da risultare comprensibile anche da uno studente delle elementari.
Spongebob Squarepants, giocabilità
La giocabilità non mostra mai incertezze ed esitazioni, i comandi sono molto semplici ed intuitivi da gestire anche durante le azioni più frenetiche.
Sotto il profilo del comparto audio non abbiamo nessun motivo di lamentarci in quanto le musiche e gli effetti sonori sono fedeli all’originale. Non sono mai ripetitivi od ossessivi, come capitato con altre produzioni di pessimo livello, mentre nella intro troverete la perfetta riproduzione della Theme Song.
Anche dal punto di vista della longevità raggiungiamo la piena sufficienza. Pur non trovandoci davanti ad un gioco dalla difficoltà crescente, che vi farà sudare freddo, sono certo che vi divertirete lo stesso senza troppo impegno rigiocandolo con piacere nelle ore diurne perché a meno che non abbiate uno schermo IPS… Beh se avete un Gameboy avete già capito!
Parere del Monk
Pur non essendo il massimo dal punto di vista dell’innovazione, il titolo resta consigliabile se si cerca un buon prodotto e si sono già giocati i vari platform blasonati di casa Nintendo. Potete trovarlo tranquillamente sulla baia con dei prezzi che variano tra i tre ed i sei euro per un loose mentre una versione boxata in ottimo stato oscilla tra i quindici ed i venti euro.
Quindi sia che siate alla ricerca di un titolo con cui passare il tempo o che facciate collezionismo spinto vi consiglio questo gioco divertente, impegnativo al punto giusto e dal costo accessibile senza avere la pretesa di competere con platform come Mario, Wario, Kirby et similia.
Il vostro Monk vi saluta e vi da appuntamento al prossimo articolo! Ora qualche consiglio per voi dal nostro simpaticissimo blog!