Asterix & Obelix, orrore su Game Boy Color
Ciao amici di commodoreblog, oggi vi voglio parlare di Asterix & Obelix per Game Boy Color e il motivo è semplice: è un vero orrore. Si parla sempre di capolavori e di giochi immortali ma è bene ricordare, di tanto in tanto, anche gli aborti che uscirono per i nostri sistemi domestici.
Asterix & Obelix, perchè?
È ormai da alcuni anni che, insieme a questo gruppo di pazzi che compone il team del Commodoreblog, mi dedico alla riscoperta di autentiche perle, spesso uniche ed ineguagliabili. Giochi che hanno fatto grande il mondo dei videogames in quel periodo storico, quell’età dell’oro, quel meraviglioso e fantastico momento, che va dagli anni 70 agli inizi degli anni 90. Titoli inarrivabili e console uniche che hanno incantato intere generazioni di videogamers e che ancora oggi restano pezzi ricercatissimi e desiderati da moltissimi collezionisti in tutto il mondo.
Come molti sanno la mia passione preponderante è costituita da Atari, Intellivision, Colecovision e Nintendo. Pezzi che custodisco gelosamente, che accudisco, che contemplo e riscopro di volta in volta giocando e rigiocando. Ed è per questo che, con grande dolore, mi ritrovo a recensire uno dei più brutti giochi che sia mai uscito su Game Boy Color: Asterix & Obelix take on Caesar.
Asterix & Obelix, ma quello brutto
Attenzione, premessa d’obbligo: questo gioco imbarazzante non è da confondere con l’ottimo titolo rilasciato da Infogrames sempre nello stesso anno! E’ un errore che abbiamo fatto in tantissimi all’epoca, un errore che ci fece veramente sputare la bile. Si era convinti di acquistare la versione bella del gioco e ci si ritrovava tra le mani questo film dell’orrore. Ma andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta. Pubblicato nel 1999 dalla Cryo Interactive sulla scia del FILM OMONIMO, una pellicola abbastanza dimenticabile se non per la presenza della bellissima Laetitia Casta, ci ritroviamo a rivestire i panni dei nostri simpaticissimi eroi Galli alle prese con le solite truppe romane che tentano di conquistare il villaggio. Fine … cioè … è finita qui! Ragazzi non potete capire l’imbarazzo totale nel realizzare di avere speso dei soldi per una simile ciofeca!
Dinamica di (non) gioco
Già dalla presentazione viene la pelle a capponi da tanto è basso il livello qualitativo. Un dubbio inizia d insinuarsi nella vostra mente: ma cosa ho comprato? Il gioco ha inizio e il vomito è pressoché immediato. Ci si trova con un Asterix imbarazzante innanzi ad un gran polverone dal quale volano cose tipo pesci, oggetti indefiniti e altre amenità. Resisto alla tentazione di lanciare il Game Boy dalla finestra e proseguo per poi scoprire una cosa disarmante: i livelli sono statici. Anche se l’ambientazione, scarna, cambia di volta in volta, il gioco fondamentalmente si esaurisce nello spostare il personaggio di turno, a volte Asterix a volte Obelix, a destra e sinistra, evitando gli oggetti che ci piovono addosso e lanciandone altri per colpire i nemici mentre la velocità del gioco progredisce freneticamente. L’unica nota positiva è il comparto audio con una musichetta gradevole ma che non può certo risollevare le sorti di un gioco sviluppato con il favore delle tenebre con l’unico obiettivo di sfruttare il merchandising del film, facendo cassa su una moltitudine di ragazzini appassionati (all’epoca).
Parere del Monk
Insomma, amici miei: è un gioco da evitare come il colera! Impossibile trovare un solo motivo per comprarlo oggi usato, anche a prezzo infimo. E che giudizio potrei dare ad un rottame simile? Più che giudicare lui andrebbero giudicati gli sviluppatori.
Il vostro Monk vi saluta e vi da appuntamento al prossimo gioco. Bello o brutto? Seguitemi per scoprirlo! Ora qualche consiglio dal nostro blog.