Noi del Retro non solo console

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Buonasera a tutti e buon week end mei cari accumulatori compulsivi

Un saluto da vostro caro marco da Commodoreblog.com

Oggi sono qui per parlarvi di tutto e di niente, premetto che sono giorni che cerco di tirare fuori i pensieri che girano nella mia testa riguardo questo articolo ma resta sempre il fatto che ognuno ha i suoi punti di vista e che quindi ci sarà chi è d’accordo con me chi mi contesterà pesantemente. Sono sicuro che a questo punto molti di voi si chiederanno che cavolo vuole questo oggi? Beh sarete accontentati subito.

Verso l’inizio del 2008 mi sono riempito casa di console di ultima generazione: c’era una wii un xbox 360 e una ps3 ma qualcosa mancava e improvvisamente decisi di ritirare fuori la Ps1 per rimetterla lì fra quei giovani giganti. Ero entusiasta di averla lì e non vi nascondo che frequentemente preferivo lei alle nextgen.

Mancava qualcosa

Esattamente non riuscivo a capire cosa c’era che non andasse e incessantemente finivo giochi tipo call of duty, Gta o Gears of war per poi ritrovarmi su Facebook a cercare qualcosa, quel qualcosa che mancava dentro di me ma che non riuscivo a capire fino a quando un giorno girando qua e là non incappo in un annuncio di vendita di un Commodore AMIGA poi un altro poi un altro, ecco cosa mancava. Mancaca la mia cara Amiga 500, io con lei sono cresciuto e con lei morirò.

Non sono il solo

Ma lo sapete quanti gruppi di retro ci sono sui social?

Nemmeno io. Ma ce ne sono molti e tutti con argomenti molto interessanti.

Il tasto dolente

Avere un Amiga in casa è il sogno di tutti noi bambinoni mai cresciuti e, oltre le persone oneste che a volte ci ‘regalano’ i loro cimeli, sono nati dei veri e propri siti tecnici che producono materiali particolari per modificare le nostre vecchie glorie in dispositivi veramente interessanti ma…. E questo mi fa male dirlo in mezzo a questo gruppo di desiderosi e di volenterosi sono nati gli speculatori che negli ultimi due tre anni stanno facendo cartello sui prezzi di queste antichità e non è giusto.

Torniamo a noi

Ma andiamo oltre perché non volevo parlarvi di questo ma di una cosa che mi martella il cervello da un bel pò. Secondo voi quello che facciamo ha un senso? O è solo un modo per cercare di rimanere giovani? Cosa ci spinge a cercare e a comprare i vecchi commodore?

Ho provato a darmi una risposta

A me piace averla lì accanto a tutta la mia sala giochi e anche se ho emulatori amiga in quasi tutti i miei dispositivi non nascondo che molto spesso l’accendo e gioco con gli originali. Secondo me è anche un modo per riassaporare quei momenti del passato in cui tutto era più semplice.

Secondo te Mic perché andiamo cercando i vecchi commodore e le vecchie console?

Ciao amici, il Biker è qui. Argomento davvero interessante che personalmente approfondisco da anni. Fa parte del nostro percorso di vita arrivare ad un punto in cui tutto pare fermarsi, dove noi smettiamo di rincorrere il mondo che va avanti. Ho trattato in maniera molto personale ed esaustiva l’argomento in QUESTO ARTICOLO  , dopo aver letto diversi studi in merito. Perché lo ho fatto? Semplicemente perché anche io ero in cerca di risposte, come mio padre prima di me e mio nonno prima di lui. Come dice anche Marco è rinfrancante caricare il vecchio gioco che si porta con sé tanti ricordi, soprattutto dopo una giornata pesante. È la DeLorean amici miei, quella macchina del tempo che ci riporta dove tutto ebbe inizio.

Secondo te Davide?

La necessità di recuperare vecchi Commodore, vecchi computers o o vecchie console, per un collezionista, che non va confuso con chi è invece un accumulatore seriale, è mossa da un’innata passione per le cose retrò. Chi ha la mia età, avrà vissuto in pieno il processo evolutivo che, entrambi i settori, informatico e ludico, hanno avuto negli anni. Ognuno di noi, all’epoca ragazzini, ha avuto una sola macchina che, ne sono certo, ha amato. Tuttavia ne esistevano molte altre e, anche se la nostra gloria ruotava intorno alle macchine che allora possedevamo, sentivamo il bisogno di poter mettere le mani su altre macchine o giochi che, per ovvie ragioni, non potevamo permetterci. Ecco quel desisterono irrefrenabile è ancora intatto in chi, questa roba, l’ha vista nascere, evolvere e poi svanire. Per noi collezionisti, retrogamer, l’arte del collezionismo, non è agonismo o vanità, per noi tutto questo è amore. D’altronde, lo sviluppo di queste macchine, opere d’ingegno di menti brillanti, che raccontano storie di scienza, economia, ricerca, marketing, tradimenti e fallimenti epocali, hanno permesso di arrivare a tutto ciò che, oggi, pare quasi scontato.

 

Io resto della mia idea nonostante i pareri dei miei amici e invece voi? Attendo le vostre risposte sulla nostra pagina Facebook

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Vi auguro una buona domenica anche se la giornata è un pò grigia. L’occasione giusta per andare in cantina a rispolverare le vecchie glorie che ci hanno accompagnato nel periodo più bello della nostra vita e chissà scoprire magari che ancora funzionano.

 

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