Montezuma’s Revenge! La recensione
Montezuma’s Revenge è un videogame nato nel 1984 per mano di Parker Brothers e che fu portato su diverse piattaforme. Il mio personalissimo approccio con questo gioco avvenne qualche anno dopo quando, tornando da scuola, passai dall’edicola e comprai una cassetta di Game 2000. Chi ha buona memoria, certamente, ricorderà che i nomi dei giochi, così come alcuni dei testi del gioco, erano stati tradotti/modificati per ovvi problemi di violazione dei diritti d’autore. Nella fattispecie, il gioco in questione, era chiamato Predatore anziché Montezuma’s Revenge.
Storia del Game
Il gioco, chiaramente ispirato a Indiana Jones, nacque su Spectrum con il nome di Panama Joe. Questi non era che il nome del nostro eroe chiamato a gironzolare nelle varie stanze della piramide azteca in cerca dei tesori nascosti in essa. Il gioco riscosse un buon successo sia dal pubblico che dalla critica al punto che, in poco tempo, fu portato su tutte le maggiori piattaforme dell’epoca. Nonostante ciò, per avere un seguito, ci vollero diversi anni prima che, questo, vide la luce. Col nome di Montezuma’s Return, la voglia di avventure degli appassionati fu colmata. Esiste anche una versione per dispositivi mobili Android e IOS che richiama la versione originale ma permette di cambiare la grafica scegliendo tra due modalità, Modern e, appunto, Retrò.
Caratteristiche del Gioco
L’avventura di Panama Joe ha inizio in cima alla piramide Azteca. Calandosi da una corda, il nostro eroe, dovrà superare diversi ostacoli prima di poter mettere le mani sul bottino. Ad accoglierlo ci sono una serie di insidie, nastri trasportatori, scale, porte di diverso colore da aprire previa la raccolta di chiavi di egual colore, disseminate lungo i livelli.
Oltre a ciò bisogna tener conto dei vari mostri
che abitano ogni stanza (racchiusa in una sola schermata video) e che cercheranno di ovviarvi dal proseguire. Oltre a questo bisogna tener presente che, alcune pavimentazioni, tendono a scomparire per breve periodo e, il più delle volte, al di sotto si celano fiamme pronte a riscaldare anche gli animi più impetuosi. Tuttavia, con un po’ di pratica si riesce a calcolare il giusto tempismo per affrontare al meglio la situazione… ma a complicare le cose si aggiungono i nemici, teschi rotolanti, ragni giganti, serpenti, serie di catene a scomparsa. Man mano che si scende, i livelli diventano, d’un tratto bui e, sebbene i nemici siano visibili, la struttura su cui poggiano, così come le pareti che sorregge la stanza, appare buia. Questione risolvibile recuperando la torcia che porrà fine alle tenebre per riportare la luce… a patto di riuscire a recuperarla!!! Si perché, dovrete cercarla e prenderla.
Ovviamente
questa occuperà uno dei 5 slot del vostro inventario che, sebbene nei primi livelli selezionabili (1,2,3) non rappresenti un problema, potrebbe causarne quando si avanza di livello con annesso aumento degli ostacoli e dei nemici da affrontare. Perché questo accada, però, bisogna prima trovare l’uscita è, superato il livello 3, verrete catapultati in cima alla piramide con il livello 4. Tutto da scoprire vista l’impossibilità di sceglierlo dal principio. Eccetto per il livello 1, la funzione continua non è implementata, per cui, bisogna stare molto attenti.
Le cinque vite disponibili potrebbero non bastare
A supporto di ciò, però, riceverete una vita extra ogni 10.000 punti guadagnati. Una delle prime cause del decesso del nostro eroe è la caduta dall’alto. Potete saltare da un gradino all’altro, anche da fermo ma, basta calcoar male le distanze e cadere a quello successivo, per perdere una preziosa vita. Saltare da fermi verso destra o sinistra non risulta sempre facile come potrebbe sembrare. Allo stesso modo, scendere dai gradini in pietra, per quanto semplice possa essere, potrebbe risultare fatale se non ci si ferma in tempo…. (caratteristica mantenuta anche sulle versioni iOS e Android). Il comparto sonoro è alquanto essenziale. Nessuna musichetta di sottofondo (eccetto per la versione Master System nella schermata iniziale) vi accompagnerà con una gradevole musichetta.
Porting
Come dicevamo prima, Montezuma’s Revenge! è stato portato su molte piattaforme. Si va dallo ZX Spectrum ai PC IBM. Tutte le versioni hanno in comune lo stesso stile di gioco, chiavi, porte, ostacoli, chiavi torce e tesori da raccogliere per portarsi avanti nel gioco. Di seguito vedremo delle schermate di gioco delle varie versioni.
Commodore 64
Non potevo non iniziare con questa versione. La prima che mi permise di conoscere questo gioco. Molto simile a quella dell’ Atari XL o Atari 800, La versione Commodore 64 appare reattiva e giocabile. Unico neo, a mio modesto parere, è il set di colori usato che appare un po opaco.
Tutt’altra storia, invece, la versione Apple II. L’assenza di grafica a sprite si fa subito notare, il personaggio e i nemici, spesso, si confondono con i muri delle varie stanze rendendo, difficile, distinguere tutto. Il sonoro, essenziale, differisce troppo da quello cui le altre versioni ci hanno abituato. Basta giocarci un po per rendersene conto. Ad ogni modo, la versione Apple II non risulta, a mio avviso, la peggiore.
Sinclair Spectrum
Panama Joe, nato proprio su questa piattaforma, è una delle versioni che, sebbene non porti lo scettro di versione peggiore, si colloca ai posti più bassi, I pochi colori ed i suoni tipici in stile GIG Tiger, non aiutano il giudizio su questa versione. Tuttavia la giocabilità risulta buona così come il controllo del nostro eroe. A patto di usare un controller da gioco piuttosto che i tasti della Gommosa tastiera.
COLECOVISION
La versione Colecovision di Montezuma’s Revenge può essere considerata a metà strada tra quella per ZX Spectrume quella per Commodore 64. Questa versione, infatti, presenta un comparto grafico pìu simile a quello dell’Apple II come colori ma, decisamente migliore. A differenza del primo che tende a rendere confusionari gli oggetti sullo schermo, questi risultano perfettamente riconoscibili. Anche il comparto sonoro risulta gradevole nonostante sia un po diverso dall’originale. Questi elementi hanno permesso ai possessori di questa macchina, di poter avvalersi di una versione del gioco davvero ben fatta.
ATARI VCS
Montezuma’s Revenge per questa gloriosa macchina, lasciatemelo dire, sembra il tentativo di voler forzatamente proporre il gioco su un hardware incapace di supportarlo. A mio avviso tra i peggiori del lotto, questa versione fatica a voler somigliare al gioco in questione ma, basta dare un occhiata all’immagine per rendersi conto che, rispetto a tutte le altre versione, questa, (contrariamente a quella del fratello maggiore, Atari XL) sembra tutt’altro. Peggiore persino alla versione Spectrum. L’unica cosa degna di nota, lo è sprite di Panama Joe, che risulta più definito rispetto alla controparte Sinclair.
Atari XL / 800
Quando provai, su emulatore, questa versione rimasi veramente sorpreso poiché ebbi l’impressione di giocare sul mio vecchio Commodore 64. I suoni differiscono un po rispetto alla versione di riferimento ma, la palette di colori più vivaci, mi è molto piaciuta. Esistono due versioni di questo gioco, la prima versione contenente alcuni Bug che, in seguito, furono risolti con la versione definitiva. Come si può vedere, anche il cappello del nostro eroe ha subito un piccolo restyle per essere il più fedele possibile a quello originale.
IBM PC/COMPATIBILI
In quegli anni, l’home computer, era considerato un giocattolo da chi, in ufficio, si trovava ad usare questi colossi (in termini di dimensioni e peso) per lavoro. Tuttavia la tendenza di usare i personal computer come macchine adatta al gioco era appena iniziata e, mentre sulle macchine 8 bit io giochi erano ormai tantissimi, sui PC scarseggiavano. Nonostante ciò qualcuno sentiva l’esigenza di svagarsi durante le ore di pausa. Abituati al suono dello speacker e a qualche carattere alfanumerico come ingredienti necessari alle attività video-ludiche di un utente pc, qualcosa cominciò ad arrivare. Montezuma’s Revenge su PC, però, è molto deludente. Per quanto il comparto grafico non sia dei peggiori (anche se molto statico) la lentezza ed i suoni lasciavano veramente a desiderare.
SEGA Master System
L’edizione Sega Master System, chiude la serie di mini recensioni su Montezum’s Revenge. E lo fa in grande stile poiché può essere considerato il vincitore di tutti i port su piattaforme 8 bit e 16 bit. Giunto con 5 annidi ritardo rispetto alle altre piattaforme, il gioco si presenta con una grafica ed no stile tutto nuovo. Colori vivaci, fondali e sprite ridisegnati e ridefiniti nei particolari, comparto sonoro migliorato con tanto di musica iniziale e animazione di inizio stage, la versione Master Sytem ha ripagato l’attesa dei suoi utenti con un gioco veramente ben fatto. Degno della gloriosa notorietà e qualità di giochi per la piattaforma 8 bit targata SEGA.
Android / IOS
Per i più nostalgici, che amano giocare in mobilità esiste una versione di Montezuma’s Revenge anche per dispositivi mobili. Le due versioni sono identiche tra loro. Recentemente, su ios, è stata rilasciata una nuova versione del gioco che, cambia la grafica di Panama Joe facendolo sembrare più un ciccione messicano. Basta comunque selezionare la grafica retro per avere l’impressione di giocare l’orinale. Oltre all’aspetto grafico, possono essere impostati diversi tipi di controlli touch Analogici o Digitali, la loro posizione e le dimensioni. Se il sistema rileva un controller usb o bluetooth sarò comunque supportato.
WINDOWS
Nel 2004, un fan di questo gioco, creò una versione windows di questo titolo. Da molti definito migliore della conversione ufficiale rilasciata, ai tempi, per MSDOS. Col nome di Montezuma’s Revegne Remake, nonostante fosse passato diverso tempo dal rilascio del titolo originale, questo port autonomo ebbe un discreto successo. Caratterizzato da una grafica moderna ma molto simile a quella originale ed un suono praticamente identico, possiamo definire questo port una vera opera d’arte se consideriamo che si tratta del lavoro fatto da un solo fan.
Conclusioni
Montezuma’s Revenge non sarà certo il gioco più bello del mondo. Ma ha accompagnato diversi pomeriggi piovosi della mia infanzia. Il minimo che potevo fare era dedicare lo giusto spazio che merita per ripagarlo. Se volete provare il gioco ma non avete voglia di scaricare il gioco e l’emulatore, potete giocare la versione C64 direttamente online. La versione che giocherete, inoltre, è la stessa che ho conosciuto io, col nome predatore, trovato sulle cassette da edicola ospitata sul sito edicola8bit.com
Per questa volta è tutto, vi rimando alla prossima con un nuovo gioco della mia infanzia.
Gioca Montezuma’s Revenge (PREDATORE) online
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