Sky: Cambia lo Standard. A rischio anche il satellite?
Ciao a tutti amici di CommodoreBlog , sky sta rivoluzionando la sua offerta, andiamo a vedere cosa sta succedendo.
Sky rimodula i suoi canali
Un comunicato interno, inviato ai fornitori, anticipava alcune novità dallo scorso autunno che riguardano il loro bouquet satellitare sui satelliti Hotbird 13° Est. Si tratta di una ristrutturazione delle frequenze e degli standard di trasmissione. In parole povere, Sky ha deciso di passare agli standard più recenti MPEG-4 DVB-S2 sulla maggior parte dei transponder su Hotbird 13° Est.
Uno step intermedio
Nonostante siano ormai già disponibili decoder DVB-S2 HEVC come gli Sky Q Platinum e Black, Sky ha preferito fermarsi allo step intermedio, cioè all’MPEG-4, per non complicare il lavoro dei tecnici che dovranno adeguare gli impianti centralizzati. Il passaggio al DVB-S2 MPEG-4 metterà infatti fuori gioco tutti quei dispositivi di vecchia generazione, smetteranno di funzionare i decoder Sky “non HD” (Skybox e MySky), che verranno sostituiti con i MySky HD/Sky Q Black.
Le motivazioni
Sono diversi i motivi che hanno spinto Sky ad abbandonare i vecchi standard adottati fin dagli anni ’90 agli albori della TV satellitare digitale. Quello più ovvio è il risparmio di banda che l’accoppiata DVB-S2 MPEG-4 garantisce a parità di qualità audio video. In pratica un transponder DVB-S2 MPEG-4 può accogliere lo stesso numero di canali di due-tre transponder DVB-S MPEG-2. In questo modo Sky potrebbe mantenere gli stessi canali attuali e occupare 3-4 transponder al posto dei precedenti 10.
Nuovi canali in futuro?
In futuro, quando il provider sarà in grado di razionalizzare gli spazi a sua disposizione su Hotbird, i transponder “risparmiati” (fino a un massimo di 6-7) permetteranno di aggiungere nuovi canali negli impianti basati su centrali IF-IF.
Molti canali diffusi in Standard Definition sono le copie perfette (“downscalate” ) di quelli trasmessi anche in HD, come per esempio, Sky Uno, Sky Sport 24, Sky Sport Uno, Nat Geo Wild ecc. Tenuto conto che i nuovi decoder sono già pienamente compatibili con l’HD, per Sky ha poco senso continuare a trasmettere lo stesso canale 2 volte sprecando il 30% di banda.
Problemi di abbonamento
L’operazione di downscaling dall’HD all’SD e il blocco dell’uscita HDMI ai formati video 480p/576i potrebbero essere effettuati direttamente a bordo del decoder per quegli abbonati che non sono interessati a pagare un’extra per l’HD e si accontentano dell’SD.
Altre opzioni sono quelle di mantenere alcune frequenze e spalmare i canali HD su un numero maggiore di transponder, così da incrementare il bitrate e migliorare la qualità audio/video (Super HD), oppure di lanciare nuovi canali ma in Ultra HD 4K.
A breve Sky diverrà un operatore di rete fissa
Le nuove strategie potrebbero nuovi scenari e un nuovo modo di guardare la tv. Grazie all’accordo con Open Fiber, Sky è diventato a tutti gli effetti un operatore di rete fissa, fornendo servizi di connettività al pari di TIM, Vodafone, Wind 3.
Con un solo abbonamento, l’utente può navigare su internet da casa, telefonare e guardare i canali televisivi via satellite e in streaming. Grazie alla banda ultralarga, una parte del bouquet attualmente sul satellite. La ricezione ibrida fibra+satellite è già supportata a livello hardware dagli Sky Q.
Quando le reti in fibra avranno raggiunto una copertura e velocità adeguata , non è escluso che Sky possa spegnere gran parte delle frequenze satellitari, lasciando su Hotbird solo i canali “premium” e quelli in 4K a disposizione di quegli utenti che vivono in zone irraggiungibili dalla fibra.
Fonte https://www.eurosat-online.it
Con questo vi saluto e vi consiglio qualche lettura distensiva dal nostro blog.