Shuttle Commander Vr: la mia recensione
di Alessandro Barone · Maggio 30, 2020
Cari amici di Commodoreblog, oggi vorrei parlarvi di un gioco particolare per il Vr della Playstation, ovvero shuttle commander VR. Questo titolo ci porterà in Orbita e ci farà provare l’emozione che vivevano gli Astronauti che partivano alla volta dello Spazio sullo Shuttle.
Shuttle Commander VR
Il simulatore è stato sviluppato dalla Immersive Education, casa che ci ha regalato 2 titoli VR che mi sono piaciuti moltissimo: Apollo 11 VR e Titanic VR. Entrambi i giochi offrivano realistiche riproduzioni VR degli eventi della vita reale su cui erano focalizzati. Shuttle Commander VR ci riporta nello spazio mentre sperimentiamo il decollo della missione originale e partecipiamo ad alcune attività di manutenzione sul telescopio.
E’ supportato solo il DS4 e nella missione di decollo introduttiva, non c’è nulla da controllare. Basta sedersi e guardarsi intorno alla propria squadra, ammirare i panorami all’interno e all’esterno della cabina di pilotaggio.
Shuttle Commander VR, le manutenzioni
Mentre vai nello spazio il DS4 non vibra, il che sembra un’occasione mancata per un po ‘di immersione in più. Oltre a ciò ci sono una serie di missioni di manutenzione che si svolgono sia dentro che fuori dalla navetta. La prima missione ti fa controllare il braccio del Canada mentre manipoli oggetti nello spazio. Le successive 3 missioni ti portano ad azioni che smontano e sostituiscono i componenti del telescopio Hubble.
Hubble, abbiamo un problema
È qui che iniziano a sorgere problemi poiché ogni azione che devi eseguire è assegnata esclusivamente a DS4, quindi anche se puoi guardare in basso e vedere le tue braccia, stanno lì senza vita fino a quando non premi il pulsante destro per vederle muovere. Non è necessariamente una pecca, ma in certi casi la fisica di gioco, in questa modalità, rende queste missioni insopportabili.
Afferrare un oggetto con i grilletti è una sofferenza, ma è necessario ruotarlo in modo che si allineino con gli oggetti.
Rilevamento delle collisioni
Il rilevamento delle collisioni è estremo e il contatto con qualsiasi cosa inclinerà il pezzo tra le mani o peggio, causandone la deriva delle tue mani e se non sei abbastanza veloce da afferrarlo allora quel pezzo vagherà nel vuoto facendoti fallire la missione e ricominciare da capo.
Shuttle Commander VR, fluttuazioni
Infine, è la vera meccanica del drifting nello spazio che sembra incredibilmente stentata. Qui basta usare le levette per guidare e muoversi negli FPS tradizionali senza un vero senso di assenza di gravità, in gran parte a causa della mancanza di deriva. La missione finale ti metterà all prova con l’atterraggio della navetta utilizzando il DS4.
Modello 3D universale e problemi grafici
Infine, c’è una piccola modalità istruzione che mostra i modelli 3D dell’universo con le informazioni dettagliate sul sistema solare. Il gioco purtroppo soffre di alcuni problemi a livello grafico. La missione di volo, per esempio, consente di passare le telecamere dall’interno della cabina di guida all’esterno da più angolazioni, ma i problemi di risoluzione e aliasing rendono difficile guardare qualsiasi vista all’esterno della cabina di guida.
Considerazioni
In generale ho apprezzato molto l’uso della registrazione audio delle missioni effettive poste nel gioco. E’ molto bello essere nei panni di un astronauta in tempo reale solo ascoltando le chiacchiere e la commozione durante il decollo.
Non sono sicuro che quell’audio autentico sia usato nelle missioni di gioco, ma che si tratti o meno dell’audio originale, sembra che potrebbe essere stato utile per farmi sentire come se fossi presente!
In generale mi è piaciuto, anche se mi aspettavo di più sia a livello grafico sia a livello di controlli (usare il Dualshock 4 era scomodo).
Per adesso si trova scontato sul Playstation Store a circa 12 euro. A presto, ora qualche consiglio per voi!