Nigel Mansell World Championship Racing – Game Boy
Ciao a tutti amici di CommodoreBlog , oggi saliamo su un bolide di Formula uno nelle vesti di Nigel Mansell, il mitico leone inglese. E lo faremo sul piccolo gioiello chiamato game boy.
Nigel Mansell, la leggenda
E’ veramente difficile trovare qualcuno che al giorno d’oggi non conosca la gloria di Nigel Ernest James Mansell. E’ stato un pilota automobilistico britannico e campione del mondo di Formula 1 nel 1992. Fino al 2014 è stato il pilota britannico ad aver ottenuto più vittorie nella massima serie, vincendo 31 Gran Premi, record battuto da Hamilton nel Gran Premio degli Stati Uniti del 2014. È tuttora il settimo nella classifica di tutti i tempi di successi in carriera. Ha ottenuto i suoi maggiori successi guidando per la Williams, ma ha corso anche per squadre prestigiose come Ferrari, Lotus e McLaren. Insomma un vero e proprio mito dell’Olimpo automobilistico.
Un vortice di ricordi
Fatta questa premessa vi dico che è stato per me un vero e proprio tuffo al cuore leggere nomi che non sentivo più da moltissimi anni come Hakkinen, Berger e Alesi. Per non parlare di Schumacher e Senna! Pertanto l’effetto nostalgia in questo caso c’è e si sente molto proiettandoci indietro di 28 anni e precisamente nel 1992. La Gremlins, una delle più importanti software house dell’epoca, sfornava titoli a getto continuo e licenziava questo game proprio nell’anno in cui Mansell vinceva il titolo di Campione di Formula 1.
Inseriamo Nigel Mansell
Ma bando alle ciance e… clack. Inseriamo la cartridge nel game boy color ed accendiamo la nostra piccola ed amata console della Nintendo.
Una musichetta piuttosto gradevole accompagna la presentazione iniziale della Gremlin dove possiamo leggere chi ha collaborato al porting del titolo. Dopo aver inserito il nostro nome apriamo il menu del gioco in cui abbiamo la possibilità di scegliere tra le seguenti quattro opzioni:
- Driving School
- Race Single Circuit
- Mansell Circuit
- Full Season
Nigel Mansell driving school
Nella Driving School saremo soli contro il tempo ed avremo la possibilità di provare, analizzare e memorizzare tutti i circuiti del Gran Premio. Così facendo potremo approcciare nel migliore dei modi la stagione che di li a brevissimo cominceremo. Obiettivamente data la semplicità del gioco mi sono domandato immediatamente a cosa servisse la Driving School data la semplicità e ripetitività del titolo. E che dire dell’assurdo limitatore di velocità impostato a 120 mph. Insomma una scuola guida il cui scopo è insegnarti qualcosa ma che alla fine non ti insegna nulla. Misteri della Gremlins.
Nigel Mansell single race
Il Race Single Circuit è praticamente identica al campionato ma con la sola differenza che ovviamente non avremo continuità tra una gara e l’altra. Potremo cimentarci nella competizione senza impegnare tempo ed energie che avremmo impiegato nell’affrontare la stagione completa.
Nigel Mansell circuit
Mansell Circuit ci da la possibilità di ricevere dal nostro mito consigli utili per affrontare tutti i circuiti disponibili ma si rivela una palla mortale riducendo il tutto ad un banale game play con il nostro amico baffuto che ci sorride dall’alto guardandoci benevolmente.
Ecco la full season
Con la Full Season finalmente arriviamo al sodo e nei panni di Mansell ci spariamo finalmente un intero gran premio in prima persona alla guida della nostra monoposto dove percorreremo le sedici gare del campionato Mondiale di F1 del fatidico 1992, qualifiche comprese. Sarà anche possibile mettere a punto la vettura come in un box (si fa per dire) secondo le proprie caratteristiche modificando l’incidenza delle ali (bassa-media-alta), i rapporti del cambio (corti-medi-lunghi), le gomme (dure-morbide-pioggia), il tipo di cambio (manuale-automatico) e decidendo se la velocità deve essere data in Km/h o in mph (miglia all’ora).
Nigel Mansell si comporta abbastanza bene
A parte un leggero problema di fluidità relativo al frame rate, che si nota soprattutto in curva dando una leggera sensazione di perdita di velocità, il gioco si comporta abbastanza bene senza risultare troppo noioso e ripetitivo anche se al bordo pista troverete sempre e solo il deserto. Viceversa il comparto audio poteva essere curato sicuramente meglio. Eccezion fatta per la musica del menù, il suono del motore accompagnerà tutto il gioco e chiamarlo suono è un vero eufemismo. Se utilizzerete delle cuffiette avrete la sensazione di essere sottoposti ad una vera e propria tortura e se vorrete terminare il gioco e vincere il GP del 1992 dovrete avere la padronanza assoluta del vostro corpo e scollegare il senso dell’udito dal vostro sistema nervoso centrale.
Conclusioni del Monk
Concludendo non è uno di quei giochi che ha reso grande il Game Boy e questo si può dedurre anche dal fatto che non è stato sicuramente un campione di incassi per la Gremlin Interactive. Ad esempio lo stesso anno fece uscire un vero e proprio capolavoro come Lotus III per non parlare dei games di altre software house sempre per Game Boy ed uscite lo stesso anno come Kirby, Super Mario Land 2 o Mickey Mouse 4. Insomma in generale non è un titolo da buttare ne da avere a tutti i costi ma non vi azzardate a pagarlo più di 5-7 euro loose perché in tal caso rischiate quella che dalle mie parti si chiama “sola”.
RATING: 🙂 🙂 🙂 Decente
I Piloti
- Nigel Mansell (Williams-Renault) (il player ovviamente)
- Gerhard Berger (McLaren-Honda) (sostituito da Ayrton Senna nella versione Giapponese)
- Michael Schumacher (Benetton)
- Mika Häkkinen (Lotus)
- Jean Alesi (Ferrari)
- Andrea de Cesaris (Tyrrell)
- Aguri Suzuki (Footwork)
- Érik Comas (Ligier)
- Pierluigi Martini (Dallara)
- Ukyo Katayama (Venturi Larrousse)
- Stefano Modena (Jordan)
- Karl Wendlinger (March)
- Eric van de Poele (Fondmetal)
I Circuiti
- Kyalami
- Hermanos Rodríguez
- Interlagos
- Catalunya
- Imola
- Monaco
- Circuit Gilles Villeneuve
- Magny-Cours
- Silverstone
- Hockenheimring
- Hungaroring
- Spa-Francorchamps
- Monza
- Estoril
- Suzuka
- Adelaide
Qui di seguito il gameplay completo