Terminator 2: Judgment Day – Game Boy
Ciao amici di CommodoreBlog , oggi il vostro Monk rispolvera un titolone di quelli pesanti, ovvero Terminator 2 per game boy.
Terminator 2 – Judgement day
La scena retro come abbiamo detto mille e mille volte è in grande fermento in questi ultimi anni. Chi in passato si è dato allo “svuotamento armadio” oggi si morde tremendamente le mani cominciando dalle dita fino a raggiungere i gomiti. Tutto questo al pensiero di aver, nella migliore delle ipotesi, regalato questa o quella console al cuginetto che ora a distanza di anni la sta utilizzando come fermaporte.
Mercato impazzito
Che dire poi del mercato degli appassionati oggi diventato più bizzarro di quello delle opere d’arte, fatto di quotazioni stellari per veri pezzi di ciofeche. Si va dai cloni cinesi alle repliche di cartonati fino alla replica fedele dei polistiroli degli Snes: Delirio da retromaniaci.
Terminator 2, iniziamo le retro reviews
Risucchiati pertanto da questo infernale ciclone fatto di plasticoni e plastichini, joypad e joystick, biscottoni americani e cubi giapponesi cominciamo con un bel ciclo di retro review. Parliamo così di uno di quelli oggetti che ha fatto veramente la storia dei video games entrando quest’anno nel suo trentesimo anno: il Game Boy anzi no … i giochi del Game Boy!
Loose cartridges, Terminator 2
Pertanto visto che andiamo tutti sul pratico bando ai convenevoli e cominciamo subito con il recupero di questa settimana acquistato con un lotto di cartridge rigorosamente “loose”: Terminator 2 – Judgment Day.
Terminator 2 è sviluppato da BITS e pubblicato da LJN Toys, per poi essere prodotto e rilasciato da Capcom nel Gennaio del 1991. Si tratta di uno sparatutto a scorrimento, diciamo uno schema classico per il periodo. Il gioco è intervallato dal alcuni piccoli minigiochi che si ispirano, come non potrebbe dato il titolo, al film Terminator 2. Qui dopo una rapidissima introduzione entriamo subito nel pieno dell’azione vestendo i panni del nostro eroe, John Connor, e così sarà fino alla fine del gioco.
Dinamica di gioco
Il giocatore si sposta da sinistra a destra, sparando ai nemici e saltando gli ostacoli nelle fasi platform. La difficoltà è calibrata molto alta. Si va dal davvero difficile al quasi impossibile. Ora è molto probabile che con l’età i riflessi siano più lenti di un tempo ma questa difficoltà era una cosa molto comune nei giochi dell’epoca. Il giocatore controlla John Connor, combattendo per raggiungere Skynet Central.
Nel primo livello è necessario che John distrugga una serie di generatori di corrente in ordine dal più alto al più corto basso, per disabilitare il campo elettrico che circonda il complesso. Per semplificare la cosa posso suggerire: quarto, poi primo, poi quinto, quindi secondo e infine terzo. Successivamente deve farsi strada verso l’area di assemblaggio e riprogrammare un T-800 per rimandare al passato.
L’idea dei sottogiochi
Come accennato in precedenza vi sono anche mini-giochi a tempo limitato. Questo rende la giocabilità molto più varia. In queste fasi si dovrà ad esempio riorganizzare i fili per formare un percorso collegato, così come altri tipi di attività secondarie. Le tappe si basano su scene chiave del film.
Conclusioni
Il titolo è naturalmente giocabile su Game Boy Classic, Pocket e naturalmente Color dove sicuramente possiamo apprezzare meglio la sua grafica nonostante gli anni trascorsi. Un titolo che è una sfida, per niente facile ma che merita di essere riscoperto.
The Monk vi saluta e vi consiglia qualche lettura direttamente dal nostro blog.