The King of Kong: per un pugno di gettoni!
Kong is the king
Who’s the king of kong? Ciao a tutti amici di https://www.commodoreblog.com… è il vostro Anziano che vi scrive dopo un periodo di assenza che mi ha finalmente visto diventare papà!
Oggi voglio parlarvi di un documentario… ma di quelli che vi terranno con il fiato sospeso. Una sfida tra il bene e il “male” se vogliamo. A colpi di gettoni, per diventare gli unici re incontrastati di Donkey Kong!
The King of Kong: A Fistful of Quarters
È un documentario statunitense del 2007 diretto da Seth Gordon. Tratta del celebre videogioco arcade del 1981 Donkey Kong, segue la vicenda di Steve Wiebe e del suo tentativo di superare il record allora detenuto da Billy Mitchell. Questo era il campione ritiratosi dal mondo Video ludico a seguito di accuse di cheating e poi tornato con nuovi record.
Presentato il 22 gennaio 2007 allo Slamdance Film Festival e poi in altri festival quali Newport Beach Film Festival, Seattle International Film Festival, SXSW Film Festival, TriBeCa Film Festival, True/False Film Festival, Aspen Comedy Festival e Fantasia Festival, ha avuto una distribuzione limitata nei cinema statunitensi dapprima il 17 agosto in soli cinque sale e poi il 9 settembre in trentanove.
Oltre 300 ore sul set
Ed Cunningham e Seth Gordon realizzarono più di trecento ore di girato, ma alla fine della produzione il documentario venne montato con
solamente un’ora e quasi venti minuti. Il titolo originale del film era semplicemente “The King of Kong” , al quale poi venne aggiunto il sottotitolo A Fistful of Quarters. Un adattamento sceneggiato è attualmente in cantiere. Il regista Seth Gordon, a riguardo, ha affermato che tale versione potrebbe essere più un sequel che un remake. Si potrebbe focalizzare su come il documentario ha cambiato la vita dei due uomini protagonisti e della loro rivalità.
È stato reso disponibile in DVD il 29 gennaio 2008
Il lungometraggio è dedicato alla memoria di Doris Self, il più vecchio campione di videogiochi del mondo e detentore del record mondiale di Q-Bert, che vi appare ma che morì poco prima dell’uscita.
The King of Kong e Twin Galaxies
Twin Galaxies è una organizzazione statunitense fondata nel 1981 che raccoglie e cataloga i record di punteggio registrati nei videogiochi.
Il database compilato dall’associazione include giochi distribuiti su diverse piattaforme incluse arcade e flipper. I record raccolti vengono pubblicati nell’opera Twin Galaxies’ Official Video Game & Pinball Book of World Records. L’organizzazione ha collaborato negli anni con il Guinness dei primati per la certificazione di alcuni record. Oltre a Guinness World Records 2008 – Videogiochi edito da Arnoldo Mondadori, Guinness World Records ha distribuito negli anni 2010 altri volumi dedicati all’argomento esclusivamente in lingua inglese sotto il titolo di Guinness World Records Gamer’s Edition.
La storia di Twin Galaxies e Walter Day
Nel novembre 1981 Walter Day apre una sala giochi denominata Twin Galaxies ad Ottumwa, nello Stato dell’Iowa. Per promuovere gli arcade Day inizia a raccogliere i record di centinaia di giochi in un elenco denominato Twin Galaxies National Scoreboard.
I record venivano raccolti tramite contatti telefonici con stampa di settore, produttori e direttamente con videogiocatori. All’inizio degli anni 80 i record vengono ripresi da alcune riviste di videogiochi statunitensi e internazionali (inclusa l’italiana Videogiochi) oltre che dalla stampa generalista (in particolare da USA Today e Life, in Italia da TV Sorrisi e Canzoni).
Si creano eventi pubblici
Nel 1982 Day inizia a organizzare eventi pubblici con gare di videogiochi alla presenza dei mass media. Nel gennaio 1983, sempre alla Twin Galaxies di Ottumwa, si tenne la prima “Olimpiade Nordamericana di Videogiochi”. C’erano 19 campioni partecipanti che si sfidarono in un pentathlon di 5 giochi. La finale si svolse direttamente negli studi televisivi della ABC. Dal 1983 al 1987 Twin Galaxies organizza negli Stati Uniti un torneo di videogiochi denominato Video Game Masters Tournament. I risultati vengono pubblicati come record nel Guinness Book of Records l’anno successivo alla competizione, ad eccezione del 1988, anno in cui si interrompe la collaborazione.
Un capitolo a parte per i flipper
Nel 1998 Walter Day pubblica il primo volume dell’Official Video Game & Pinball Book of World Records dedicato ai record effettuati sui flipper e sui videogiochi arcade. Le edizioni successive includono anche i record registrati mediante l’uso
di emulatori. Nel 2010 Day abbandona l’associazione. Dopo la sua uscita da Twin Galaxies, l’associazione inizia a richiedere denaro per la registrazione dei record.
L’anziano nei record
Io stesso ho battuto all’epoca il record mondiale di Flip and Flop Max-a-Flex e mi sono stati chiesti 17 dollari più spese di spedizione per il diplomino del record, se ci pensiamo nemmeno una cifra troppo irragionevole. Negli anni successivi il sito si trova al centro di numerose transazioni e finisce addirittura offline. Alla fine viene acquisito da Jace Hall che modifica nuovamente il processo di sottomissione dei record.
La controversia che da vita a The King of Kong
Il processo di registrazione del record ufficiale del videogioco Donkey Kong, raccontato nel documentario The King of Kong: A Fistful of Quarters di Seth Gordon, è stato criticato da alcune fonti.
Jun Kitamura (noto con lo pseudonimo di QtQ) sostiene inoltre che Twin Galaxies abbia considerato solamente i record conseguiti in America, ignorando le riviste giapponesi che dagli anni 1980 pubblicavano i punteggi migliori. Di tali record, che venivano riferiti dai gestori di sale giochi nipponiche, non esistono documentazioni fotografiche.
The King of Kong: Conclusioni personali
Eccoci giunti alla fine di questo articolo. Ho visto The King of Kong nel 2009 ma lo ricordo come se fosse ieri. Subito ci si immedesima nel nostro eroe Stewie, padre di famiglia disoccupato affetto da una leggera forma di autismo, tanto che non si può non volergli bene fin da subito. Altresi fin da subito si odia la sua nemesi Billy Mitchell che di essere simpatico non si preoccupa nemmeno un pó. Più avanti verrà accusato più volte di cheating e poi scagionato, una figura controversa.
Essendo un documentario ovviamente ogni “attore” interpreta se stesso.
Immediatamente si viene catapultati in un mondo fatto di cabinati e di nerd autistici (attenzione, questo termine in questo caso è usato in senso positivo e con ammirazione) che tentano di primeggiare nei record dei giochi più disparati. Titoli come Q-bert, Mappy, Donkey Kong, Joust, Stargate etc. Altro personaggio pittoresco è il mitico Walter Day creatore della sala giochi più bella e importante del mondo. Bellissime le scene sui Kill Screen dei video game e bellissime anche le scene di quando si scopre che nei cabinati era possibile montare schede PCB con particolari ROM truccate. Altresi interessante è stato vedere il metodo di allenamento di Webie, che con un pennarello vetrografico si segnava i riferimenti sullo schermo per superare determinati livelli. The King of Kong non è mai stato tradotto in lingua italiana ma grazie a siti di Fansub nonché a YouTube è possibile vederlo.
Ora tocca a voi tentare il record!
Un viaggio che al suo termine vi farà soltanto installare il primo emulatore disponibile con la ROM di Donkey Kong per tentare di eguagliare il mitico Stewie! Informazioni tecniche prese da Wikipedia con mie modifiche personali.
L’angolo dell’Anziano!!! E’ qui!
Lets’rock!
In conclusione come sempre vi consiglio qualche nostra buona lettura: