Guida TV – Amazon prime video
Guida TV!
Ciao amici di Commodoreblog.com, oggi un po’ di guida TV di quelle che meritano. Su Amazon prime video a breve saranno disponibili ben tre documentari dedicati ai videogiochi, uno più generico e gli altri due veri approfondimenti dall’alto valore storico. Li si può affrontare da quarantenni che ricordano bene gli avvenimenti narrati. Oppure li si può vedere con gli occhi di un giovane magari ventenne, attentissimo al mercato attuale dei videogame ma con un’idea solo vaga delle sue radici.
Gameplay
Il primo film, ideale per un’infarinatura, è “Gameplay: The Story of the Videogame Revolution” (2014) di Richard Goldgewicht. In un’ora e mezza gli autori raccontano i “videogame”. Si parte dagli albori negli anni Sessanta con l’esperimento SpaceWar fino ad arrivare agli open world in stile Grand Theft Auto e i giochi in rete e condivisi.
Atari
Il secondo filmato è “Easy to Learn, Hard to Master – The Fate of Atari” (2017). Si tratta di una produzione italiana diretta da Tomaso Walliser. Come si evince dal titolo, si concentra sulla nascita e la successiva deflagrazione dell’Atari di Nolan Bushnell. Si parla qui dell’Atari storica (1975-1984), una vicenda simbolica che consente di toccare con mano in poco meno di due ore storia.
Dai coin op al salotto di casa
La nascita degli arcade a gettoni (1975). Lo spostamento del videogioco nelle case tramite la prima console VCS 2600 (1977). I titoli arcade come Pac-Man e Space Invaders portati su licenza nel mercato casalingo. La nascita della prima etichetta di software ludico: Activision, 1979. La specifica creatività della Silicon Valley compromessa dopo l’acquisizione di una major (Warner, 1976) che aveva fiutato l’affare. la crisi del 1982 e il collasso del mercato del 1983 con la simbolica pubblicazione del micidiale E.T. Molta enfasi viene data alle dichiarazioni di Bushnell, di ingegneri come Allan Alcorn. Viene data voce anche alla concorrenza, ovvero a Ralph Baer, creatore della prima console per il mercato domestico (la concorrente Magnavox Odyssey nel 1972).
Commodore
Ancora la squadra di Walliser convince con “The Commodore Wars – 8-Bit Generation” (2016). E’ un documento preziosissimo perché contiene le ultime dichiarazioni di Jack Tramiel, scomparso nel 2012. Fu il fondatore della Commodore, nonché responsabile dell’esistenza di macchine rivoluzionarie come il Vic-20 e il Commodore 64. Il film di fatto riprende la narrazione della storia dei videogame e dell’informatica, agganciandosi al finale del lungometraggio sull’Atari. Con i videogiochi dati come moda transitoria e defunta su console, l’azione si sposta sui primi home computer.
Oltre commodore
Anche se le luci della ribalta sono sulla Commodore, Walliser è attento a non dimenticare l’Apple II (1977) di Steve Jobs e Steve Wozniak. Contemporaneamente fa una capata in Inghilterra, riflettendo sull’approccio di Clive Sinclair sul ZX80 (1980) e poi sullo Spectrum. S’intuisce che l’arrivo del Vic-20 nel 1980 e del C64 nel 1982, “computer per le masse e non per le classi” a prezzi bassi per l’epoca inauditi, siano stati la personale sintesi della concorrenza operata dall’intelligenza di Tramiel. Una cavalcata indimenticabile specialmente per l’Italia, così legata alle macchine Commodore.