STALKER – SHADOW OF CHERNOBYL

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Chernobyl, l’ombra di un disastro

Shadow of Chernobyl, meglio conosciuto come S.T.A.L.K.E.R. è uno sparatutto in soggettiva. Si ambienta in uno scenario futuristico post-apocalittico in seguito a un secondo incidente nucleare nella città russa. Ciao amici di Commodoreblog.com, qui Mic the biker che vi saluta. L’opinione pubblica sta nuovamente dando molta visibilità alla tragedia nucleare accaduta il 26 aprile 1986. Questo anche grazie alla bellissima serie TV Chernobyl, creata e scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck. Trasmessa da Hbo e Sky Atlantic questa é composta da cinque episodi che raccontano la storia del Disastro di Chernobyl. Le vicende raccontate si basano, in gran parte, sui resoconti degli abitanti di Pripyat e degli uomini e le donne che si sono sacrificati per salvare l’Europa da un disastro nucleare.

Dal film al gioco

Vista l’attualità del tema ho pensato di trattare anche qui sul nostro blog l’argomento, prendendo un gioco che pesca a piene mani dal disastro di Chernobyl. Inizio col dire, per dovere di cronaca, che il gioco riprende l’omonimo film Stalker (1979) di Andrej Tarkovskij. Varie caratteristiche del gioco sono esplicitamente ispirate al suddetto film. Ad esempio il fatto che in S.T.A.L.K.E.R. si proceda attraverso le “anomalie” con l’uso di bulloni, così come lo Stalker faceva nel film. Inoltre l’aspetto del giocatore in S.T.A.L.K.E.R. è quasi identico a quello di Aleksandr Kajdanovskij, l’attore che impersonava lo Stalker nel film. Il gioco è stato sviluppato dalla software house ucraina GSC Game World. È stato pubblicato il 20 marzo 2007 (il 23 marzo in Europa) dopo oltre 5 anni di sviluppo e numerose smentite e ritardi.

La trama

Nel 2006 avviene una seconda, misteriosa, esplosione a Chernobyl. Quest’ultima causa cambiamenti inspiegabili nell’area circostante. Vengono stravolte le leggi fisiche e avvengono anomalie radioattive di origine sconosciuta.
Quest’area contaminata, che nel gioco viene chiamata Zona, viene presidiata dai militari che isolano la Zona da occhi indiscreti. Solo gli STALKER (acronimo di scavengers, trespassers, adventurers, loners, killers, explorers e robbers) osano infrangere questo cordone di sicurezza. Essi sono alla costante ricerca di reperti da portare fuori da lì in cambio di compensi più o meno esigui.

Senza memoria in una terra morta

Nel 2012 il giocatore verrà trasportato nei panni del “Marchiato”, uno stalker che ha perso la memoria in seguito ad un incidente stradale.

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Ambiente ostile

Si vede infatti nell’introduzione che si trova su un camion della morte, uno dei veicoli che viaggiano all’interno della Zona e trasportano cadaveri. Il protagonista è però vivo in mezzo ai morti. Dopo l’incidente a causa di un fulmine viene salvato da un altro stalker e portato da Sidorovich, un trafficante del luogo.
Al risveglio il protagonista non ricorderà più nulla del suo passato, ma troverà sul suo palmare una missione ancora da svolgere, dal titolo: «Uccidi Strelok». Il nostro Marchiato non ha nessuna informazione riguardo a Strelok così, accordandosi con Sidorovich in cambio di certi favori, il trafficante scoprirà informazioni per lui.
Questo gli dirà che Strelok è un professionista, uno dei pochi che si è aperto una strada a nord, per il centro della zona, un luogo inesplorato in cui i reperti sono rari ed inestimabili.

Una missione, molte varianti

Ora il Marchiato si ritroverà con una missione da svolgere: dirigersi a nord, nel cuore della centrale di Chernobyl e scoprire il proprio passato e uccidere Strelok. Le premesse come potere notare sono ottime e la trama stessa è molto aperta. Questa si può sviluppare in diversi modi giungendo così a 7 finali diversi: 5 falsi (ovvero che non completano la trama) e 2 veri (che invece la completano).

Libertà d’azione stile gioco di ruolo

Questo videogioco si differenzia dai classici sparatutto in prima persona per il modo in cui integra nel proprio gameplay elementi da gioco di ruolo. C’è una grande libertà d’azione durante lo svolgimento della trama attraverso l’area di gioco (composta di 30 km quadrati). È necessario sopravvivere in un ambiente ostile, si dovrà far fronte alla fame, ai danni procurati dalle radiazioni ed alle ferite procurate dagli scontri. Non sarà possibile raccogliere e trasportare tutte le armi e gli oggetti che si trovano in giro, ma si è costretti a gestire un inventario basato sul peso degli oggetti.

Armi modificabili

Si possono modificare le proprie armi, trovarne di nuove addosso ai cadaveri dei nemici abbattuti, utilizzare armature e tute anti radiazioni che possono integrare visori notturni.

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Si fanno strani incontri

Un’altra caratteristica che accomuna questo titolo ai giochi di ruolo è il commercio: il giocatore può vendere, comprare o scambiare diversi oggetti con tutti i personaggi amici o con allineamento neutrale. Esistono delle limitazioni: gli altri stalker hanno un quantitativo di denaro limitato e commerciano solo artefatti, medicinali, cibo e parti di animali, ma non armi e munizioni.

Un trittico di personaggi fondamentali

Queste sono trattate solo dai trafficanti: Sidorovich, il Barista e il professor Sakharov. Questi personaggi sono basilari all’interno del gioco: oltre a vendere armi e munizioni vi assegnano missioni, possono comprare dal giocatore quasi tutti gli oggetti nel gioco con una spesa massima praticamente illimitata. Interessante la possibilità di recuperare dai cadaveri varie informazioni “salvate” nei loro palmari. Queste consentono di individuare e recuperare bottini e oggetti accuratamente nascosti, visualizzandoli sulla mappa o sul radar con un apposito simbolo.

Considerazioni finali

Un gran bel gioco che sicuramente merita di essere rigiocato, magari proprio perché è stato finito in una maniera incompleta. Il tema di questo grande incidente nucleare non verrà mai dimenticato, è parte della storia moderna dell’uomo. Una storia che ci dice come l’essere umano stia distruggendo l’ambiente in cui vive. La tragedia di Chernobyl avrebbe dovuto insegnarci qualcosa ma la lezione non è stata ancora studiata.

Un abbraccio ai nostri lettori! Mic the biker vi da appuntamento al prossimo articolo e vi consiglia qualcosa di interessante.

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Michele Novarina

Mic, tre lettere come negli highscore di una volta. Appassionato di videogames dagli albori degli anni 80.

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