Gran Turismo: recensione di un simulatore old school
Introduzione a Gran Turismo
Gran Turismo esce per la prima volta in Giappone nel 1997, mentre nell’anno successivo è stato rilasciato in Europa ed America.
Il gioco, esclusiva Play Station, è stato prodotto da Polyphony Digital e pubblicato dalla Sony Computer Entraitment.
Gran Turismo nasce con lo scopo di essere un simulatore di guida su piste che non esistono e macchine appartenenti alla categoria GT. Tra queste troviamo marche prestigiose quali Honda, Nissan, Toyota, Subaru, Mitsubishi, Aston Martin, Chevrolet ed altre meno famose.
Un gioco che ha segnato la mia infanzia (nonostante io sia nato qualche anno dopo) e che mia ha trasmesso la passione per le gare e per le automobili. La Play Station fu la mia prima console e ricordo molto bene i pomeriggi e le sere passate insieme a mia sorella nello sfidarci anche su questo titolo. Eravamo dei bambini ed ovviamente le gare non sempre andavano per il verso giusto. Spesso finivano con l’autoscontro, ma alla fine ci divertivamo sempre!
Le vetture
Le vetture sono 150, tantissime per un gioco di allora, e si suddividono in quattro tipologie di stili di guida. Troviamo trazione anteriore, trazione posteriore, trazione integrale e a motore centrale. Inoltre ogni macchina è più o meno veloce a seconda del suo peso e del suo bilanciamento
Il lavoro svolto dalla Polyphony è stato notevole: a fine anni 90 rendere più o meno competitiva un’auto a seconda delle sue caratteristiche è stato qualcosa di innovativo. Certo per noi abituati a titoli più recenti come il successore di questo gioco, oppure Forza Motorsport, questi dettagli ci sembrano il minimo che un gioco del genere possa offrire.
Modalità di gioco
Il gioco si suddivide in due parti: Arcade, dove si può tranquillamente gareggiare con qualsiasi macchina, e Gran Turismo, una modalità più complessa che oggi definiremmo “simulazione”.
La modalità GT è una sorta di carriera nella quale il giocatore corre per guadagnare soldi e spenderli in auto o pezzi da montare ad esse migliori che gli consentano di diventare più competitivo.
Prima di iniziare a gareggiare però bisogna conseguire delle patenti di diverso grado che permettono l’accesso alle varie categorie di corse. Ovviamente il livello di difficoltà aumenta di grado in grado.
La prima è davvero facile da ottenere, mentre per la seconda e la terza c’è da sudare parecchio. Bello come la casa produttrice abbia reso questo aspetto molto realistico.
Quando provai a prendere seriamente il gioco, ci lasciai pomeriggi interi nell’intento di ottenere le ultime due patenti. Però che soddisfazione una volta conseguite!
I tracciati di Gran Turismo
I circuiti sono una decina e sono percorribili in entrambi i sensi di marcia. Inoltre è possibile andare oltre i cordoli e passare sull’erba nelle piste.
I tracciati sono molto curati in tutti gli aspetti: sono presenti le tribune, i box e anche la vegetazione che fa da contorno.
Rigiocando oggi potremo notare poche differenze da un tracciato dei titoli più moderni, senza considerare l’aspetto grafico ovviamente.
L’esperienza di guida
La guida è un altro grande aspetto di questo gioco. Fin dal primo momento si può notare quanta precisione sia necessaria per aver un miglior controllo. Dopo aver faticato per il conseguimento delle patenti guidare le macchine sembrerà più semplice.
I nostri rivali in pista sono 6, controllati dall’intelligenza artificiale e a differenza di altri titoli più vecchi finalmente la CPU elabora diverse traiettorie da seguire. A volte commette anche degli errori, tutto questo conferisce un aspetto molto più realistico ed umano.
Ricordo bene molte volte in cui stavo vincendo una gara ed un rivale nello sbagliare la staccata di una curva mi buttava fuori facendomi arrivare penultimo (quanta rabbia in quei momenti!).
La grafica
La grafica non stupisce rispetto ad altri giochi di quel periodo ma si può notare un’alta qualità delle immagini durante i replay. Questi ultimi garantiscono diverse inquadrature come se fosse trasmessa in tv, aspetto che non si era mai visto in altri giochi.
Ora siamo abituati a giocare con grafica ultra realistica e vetture che si danneggiano se collidono con oggetti o avversari, ma le GPU di quel periodo non erano così performanti. Il livello raggiunto in questo gioco era tra i più alti: basti pensare che la RAM della scheda video era di 1 Mb conto i 12 Gb che si raggiungono oggi.
L’audio
Il sonoro è di alto livello con l’emulazione del suond dei motori differente di macchina in macchina. Anche il rumore dei drift o degli impatti è molto realistico.
Gran Turismo oggi
Gran Turismo è un gioco molto bello e divertente anche attualmente, perché i veri videogiocatori non si fermano a guardare la grafica che un gioco ha. Si va oltre, esplorando ogni aspetto e questo è uno di quei giochi immortali. Inoltre le gare 1 vs 1 sono ottime per divertirsi con gli amici, anche quelli meno bravi nei giochi di corse automobilistiche.
Per gli appassionati di retrogaming invece, questa resta una perla che ha fatto la storia dei videogame dei motori sia arcade sia di simulazione.
Ciao a tutti amici di Commodoreblog.com. Spero vi sia piaciuta questa recensione! Un saluto e vi lascio qualche consiglio dal nostro blog.