Katana Soul – Ancora una partita e smetto.
RICORDI DI UN PASSATO FUTURO
Diversi anni fà scoprii che in giro per il nostro pazzo Mondo c’erano ancora dei folli programmatori che si divertivano a scrivere giochi per il Commodore 64; grazie a quella scoperta mi feci prendere dalla “moda” del vintage ritrovando, grazie agli Emulatori, vecchi giochi che avevo abbandonato da decenni.
Essendo del ’77 l’era del Commodore 64 l’ho vissuta e riprendere in mano quei giochi mi permetteva di tornare quel bambino che ero ma di recente mi sono reso conto che una parte di me non è mai cresciuta e questo grazie all’entusiasmo che ho provato nel giocare a Katana Soul.
KATANA SOUL – LA PREPARAZIONE DI UN NINJA
Katana Soul è un gioco nuovo di zecca sviluppato da un Programmatore Italiano che si fà chiamare “Seep”.
La recensione potrebbe limitarsi ad una manciata di parole: un gioco all’apparenza semplice ma che possiede il famoso fattore “ancora una partita e smetto”. E non ho ancora smesso di giocarci, e forse non lo farò nemmeno dopo averlo concluso, sicuramente non prima di finirlo in tutte le modalità…
Ma andiamo con ordine e diamo il via alla recensione vera e propria.
Il menù opzioni, oltre alle classiche scelte presenti in quasi ogni gioco, ti permette di scegliere in che lingua impostare i sottotitoli, necessari per seguire il racconto del gioco: italiano, inglese e francese.
La prima scelta da fare è decidere tra le tre possibilità la difficoltà del gioco: “Normal Mode”, la più agevole, “C64 Difficult Mode”, l’intermedia, e “Survival”, quest’ultima da sbloccare.
Il protagonista del gioco è un giovane Samurai chiamato Kan che dovrà salvare la Terra dai demoni del male, risvegliati a causa di una maschera. Kan lascerà quindi il suo “Dojo” per andare incontro a terribili nemici e numerosi ostacoli, naturali o meno.
UNO, DIECI, CENTO NEMICI
Per far capire che il gioco non è solo sguainare la spada e affettare tutto, la prima quest è semplice ma logica: Kan dovrà “spegnere” le quattro fiamme, avvicinandosi con il corpo, per poter uscire dal Dojo ed iniziare la partita vera e propria.
Il nostro Kan si troverà di fronte avversari come uccelli malefici, tentacoli giganti, ninja malvagi e anche scheletri agguerriti.
La sua unica arma è la spada ma dopo poche schermate Kan potrà recuperare un potenziamento che gli permetterà di sparare palle di fuoco finchè non verrà toccato da uno dei cattivi.
Il protagonista del gioco ha una barra d’energia raffigurata da un ideogramma giapponese che man mano si svuota della verde linfa vitale fino a perdere una delle quattro vite a disposizione.
Oltre a “sciabolare”, Kan potrà pure saltare i nemici, abilità fondamentale per superare le schermate in stile platform come saltare i tronchi di legno o superare massi rotolanti.
Kan dovrà anche aguzzare l’ingegno per superare certi livelli ed imparare ad utilizzare la sua spada non solo per liberarsi dei variegati rivali.
L’universo dei malvagi è in effetti molto variopinto ed una delle curiosità di questo gioco è capire fino a che punto il programmatore è riuscito a spingersi inventando nemici sempre diversi per il nostro protagonista.
SCIABOLARE E RAGIONARE
Il gioco non è impossibile ma non è da prendere alla leggera: nella sua semplicità di platform a scorrimento orizzontale, spesso è meglio rallentare e ragionare un minimo per poter andare avanti con efficacia perchè basta una leggerezza per perdere tutte le vite ed esser costretti a ricominciare da capo…
… ma tanto Katana Soul è “ancora una partita esmetto”.
Katana Soul si può trovare a su Steam al prezzo di soli 2,39 euro cliccando su questo link. Poco, veramente poco, per un gioco che pur nella sua semplicità compie la sua missione, quella di tenerti incollato al video e giocare… ancora un’ultima volta.
per concludere ringraziamo i fratelli Giansoldati che hanno realizzato questo splendido gioco dandoci la possibilità di rivivere quei momenti unici che vivevamo solo col nostro commodore 64 e come sempre vi consiglio anche :
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