Apple Homekit configurarlo con lo switch Shelly 1
LA DOMOTICA BUSSA ALLA PORTA
La domotica, fino a qualche anno fa ci sembrava un argomento lontano dalla nostra portata di sviluppo sia hardware che software. Ultimamente invece si sta diffondendo in gran velocità anche con l’introduzione nel mercato di dispositivi come Google Home, Amazon Alexa oppure Apple Homekit. Si tratta di dispositivi che consentono di comunicare, grazie alla nostra voce, con i vari apparecchi “smart” collegati ad elettrodomestici, interruttori della correte o al termostato.
Arriva Shelly
Shelly è un’azienda bulgara che si sta espandendo nel campo della domotica, realizzando prodotti che si distinguono per la loro facilità d’uso poiché sono plug and play.
Tra questi dispositivi spicca lo Shelly 1, molto versatile, che può essere facilmente installato nelle scatoline dei nostri interruttori. Per la sua gestione l’azienda mette a disposizione un’applicazione disponibile sia su Play Store di Google, sia su App Store di Apple, chiamata Shelly Cloud. Una volta scaricata sarà necessario registrarsi e, una volta entrati, creare una stanza.
Dal menu di opzioni sarà possibile aggiungere dispositivi, aggiornare il firmware degli stessi oppure creare ulteriori stanze.
Aggiungere dispositivi è una passeggiata
Una volta collegato il vostro Shelly 1 alla corrente, premete “aggiungi dispositivo”, l’app farà una ricerca delle reti wifi disponibili. Selezionate la vostra e procedete con l’inserimento di ssid e password. Il programma rileverà automaticamente il dispositivo e vi consentirà di impostare un nome e selezionare la stanza in cui si trova. Inoltre sarà possibile scegliere quale modalità lo Shelly 1 dovrà assumere: modalità deviatore, modalità pulsante o modalità interruttore.
MQTT per le reti locali
Se invece deciderete di farlo funzionare in rete locale per collegarlo con il vostro Homekit dovrete abilitare il servizio MQTT.
Per farlo vi basterà accedere al vostro Shelly 1 dall’applicazione e dalle impostazioni dello stesso sarà necessario disattivare il servizio cloud, situato nella voce: “Internet&Security”. A questo punto tramite browser accedete all’IP del vostro device e abilitate la spunta su: “Enable action execution” via MQTT che si trova nel menu: “advanced-developer settings”. Ora compilate come qui a seguito.
- Username e password: inserite il broker MQTT presente nel vostro Raspberry;
- Server: inserite l’IP del Raspberry;
- Will topic: inserite il nome del vostro device;
Salvate e chiudete.
Intervento sul raspberry
Ora dovrete collegarvi al Raspberry e modificare il file “switch.yaml” ed inserire il seguente comando di codice:
platfotm: mqtt
name: “nome”
state_topic: “shellies/nomevostrodevice/relay/0”
command_topic: “shellies/nomevostrodevice/relay/0/command”
qos: 0
payload_on: “on”
pauload_off: “off”
optimistic: false
retain: false
Non vi resta che salvare e riavviare Home Assistant.
I vantaggi di Apple Homekit
Molti utenti si trovano a dover acquistare come loro assistente vocale la soluzione di mamma Apple e si potrebbe pensare che non sia possibile utilizzare Home Assistant sul device della mela morsicata.
La comodità nell’utilizzare Homekit è sicuramente quella dell’avere a disposizione l’assistente digitale Siri, presente anche su iPhone, iPad e Mac. Gli utenti vorrebbero poter utilizzare questa feature per gestire la domotica della propria abitazione. Home Assistant dalla release 0.64 mette a disposizione gli elementi presenti anche su Homekit come se fossero accessori indipendenti compatibili con il device Apple.
Controllo remoto
Un altro problema che viene risolto è quello del controllo remoto, ovvero se si dispone di altri device della casa di Cupertino, quali iPhone, iPad, Mac. Sarà ora possibile utilizzarlo come “ponte” tra la extranet e la intranet di casa utilizzando l’app “Casa” ed evitando di dover attivare il controllo remoto di Home Assistant.
Per quanto riguarda Siri, l’assistente permette di controllare qualsiasi device smart presente in casa, ovvero potrà accendere la luce di una stanza, spegnerla o regolarla.
Homekit e Shelly
Altri vantaggi si traggono nell’utilizzare la coppia Homekit e Shelly 1, sia dal lato dell’assistente vocale sia da quello dello switch.
Il primo di questi è sicuramente riguardante la scheda Raspberry: infatti se essa si rompe perdiamo tutta la domotica della casa, il che potrebbe creare molti problemi.
Un altro problema che si presenta è che la maggior parte degli utenti utilizza il metodo MQTT senza cifratura, rendendo tutti i messaggi all’interno della rete vulnerabili ad eventuali intrusioni di hacker e malintenzionati. Sulle periferiche native di Apple ogni scheda genera in fase di pairing un codice univoco che viene scambiato e memorizzato sia nella scheda che nel proprio account Apple. Questo significa che due schede identiche con firmware Homekit colloquiano con il telefono Apple con messaggi criptati e completamente diversi tra di loro.
Inoltre il vantaggio che si può trovare dal lato switch è quello del costo, infatti degli switch creati apposta per l’assistente Apple costano il doppio di uno Shelly 1.
Collegare dispositivi all’apparenza incompatibili
Per il collegamento dei dispositivi che potrebbero sembrare incompatibili, è necessario un software per Windows, che potrete facilmente reperire on line.
Una volta installato sul proprio pc il software provvedere al download delle librerie Python e dei componenti necessari con i quali realizzerà poi la GUI, interfaccia utente, per l’inserimento manuale di comandi nel linguaggio appena scaricato. Inoltre sarà presente un’interfaccia grafica che vi guiderà nei vari passaggi.
Quindi si può benissimo notare come con una piccola modifica si possono avere maggiori benefici nell’utilizzo di questa coppia di prodotti.
Ringrazio Mirko Iaci, il quale mi ha aiutato nella realizzazione dell’articolo fornendomi alcune delle informazioni che sono riportate nell’articolo.
Salutiamo tutti i lettori di Commodoreblog.com e vi consigliamo alcuni nostri articoli