Nintendo Classic NES Mini – Fatto in Casa
Nes mini, Prezzo Esagerato.
Ciao Gente, oggi vi parlerò di un altra mia passione, il DiY (Do It Yourself), più comunemente chiamata Maker. Il Maker è quell’individuo che ama costruire le cose in casa e io, amante del Retrogaming, vi parlerò della mia versione della Console.
Vi chiederete perché sbattersi a costruirlo quando è possibile acquistarlo? Domanda più che lecita direi. I motivi sono semplici, il Nes Mini è introvabile e, qualora lo si trovasse, viene venduto ad un costo veramente alto. Troppo per un oggetto venduto, in orgine, a 79€. Così, armato di santa pazienza, ho deciso di creare il mio.
I possessori di una stampante 3D saranno felici di stampare il proprio case Nes mini. Chi non avesse questo oggetto delle meraviglie (stampante 3D), può rivolgersi ad uno dei tantissimi centri di stampa 3D online o, semplificane, acquistare il case Nes mini prodotto da RetroFlag veramente ben fatto.
Occorrente:
- Raspberry pi (B+, 2, 3, 3+)
- Case Nes Mini RetroFlag (per chi non ha la stampante 3D)
- Stampante 3D con Filamento PLA / ABS
- Modello 3D da disegnare / scaricare per la stampa 3D
- micro interruttore da pcb per il tasto accensione
- micro pulsante da pcb per il pulsante Reset
- led da pcb
- resistenza per il led (varia in base al tipo e colore del led)
- 20 cm di filamento trasparente da usare per la spia di accensione
- Pistola per colla a caldo con stick
- Cavi per le connessioni
- Saldatore, a stagno, stagno e pasta per saldature
- scheda micro SD
- Retropie o Recalbox
- Controller e Tastiera USB per giocare / controllare il dispositivo
Con questo materiale sarete pronti a realizzare il vostro Nes mini.
Vantaggi:
Come sapete, Il Nes mini, permette di rivivere l’ esperienza Nes sul piccolo dispositivo. Oltre a questo, salvo modifiche varie che, di fatto, ne invalidano la garanzia, non potreste usare altri emulatori.
Il vantaggio del Raspberry pi, rispetto ad altre soluzioni commerciali, consiste nel fatto che, oltre a supportare il tutto il software Nes, ci permette di poter aggiungere altri emulatori ed ampliare in modo considerevole il numero di piattaforme supportate dal nostro dispositivo.
Come procedere:
Per prima cosa abbiamo bisogno di un modello 3D di un case Raspberry pi simile al Nes mini. Chi ha dimestichezza con i software di modellazione 3D, può tranquillamente disegnarne uno che risponda alle proprie necessità. Chi, invece, avesse poca dimestichezza con questi software o, semplicemente, volesse risparmiare tempo, può visitare il sito Thingiverse che contiene diversi modelli pronti all’uso. Per semplicità, vi allego questo che sembra completo di tutto e molto simile al Nes mini originale. Ovvio che, scaricando questo file, dovrete stamparlo con una stampante 3D. In alternativa, cercate il case prodotto da RetroFlag oppure un servizio di stampa online.
Esemplari costruiti da me.
Kit acquistabile su Amazon.
Questo kit prodotto da RetroFlag ed acquistabile su Amazon è molto valido e presenta diversi vantaggi.
- Completo di tutto
- Design simile all’originale
- Pulsante per lo Spegnimento Sicuro
- Ventola inclusa
- Dissipatori per Raspberry pi 3+
- Vano per conservare le Micro SD
- Costo non eccessivo
- Ottima qualità costruttiva
NesPi case prodotto da Retroflag
Nes Mini in Action.
Dopo aver collegato il tutto, inserito la scheda Micro SD con dentro Retropie, questo è stato il risultato.
Per il momento gli Screenshot si limitano a mostrare Retropie con il tema Carbon classico. Appena pronte aggiungerò gli Screen con un tema identico a quello NES mini.
Conclusioni:
Il Nes mini ha spianato la strada alla miniaturizzazione delle vecchie consolle. Acquistarne uno a prezzi elevatissimi non avrebbe alcun senso dato il preannuncio di Nintendo di volerlo rimettere in commercio. Se Saldatore e cacciavite non rappresentano un problema, costruirne uno potrebbe addirittura appagarvi di più. La soluzione del case RetroFlag potrebbe comunque risolvere il problema a chi non ama sporcarsi le mani. Se siete interessati alla realizzazione di questo progetto ma non avete idea di come procedere, commentate sotto, valuteremo la possibilità di creare una guida con di schemi per i collegamenti e istruzioni per programmare il Raspberry pi. Per il momento è tutto. Commodore Blog e la Maker Zone vi rimandano al prossimo articolo dove parleremo del joystick animato da Arduino nano.
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