Super Nintendo: una storia d’Amore
Super Nintendo, ancora tu.
Alla fine tutto torna. Quando ci “lasciammo” decisi di diventare grande, che Mario non mi bastava (Super Mario, non fate allusioni eh!). Separarmi dal Super Nintendo PAL non fu affatto semplice, anche perchè fu la mia prima e vera console, quella che mi avvicinava al mondo arcade. Lasciando stare il Commodore 64 ( il mio primo aggeggio elettronico per tv), Super Nintendo era ciò che invidiavo ai miei amici semplicemente perchè era “accendi e giochi”. Punto.
Cosa resterà di questi anni ’90.
Con la separazione dallo SNES, finivano gli anni ’90: gli anni di Jovanotti del “Gimme Five“; gli anni di Beverly Hills 90210; gli anni degli 883 e dell’Italia di Roberto Baggio. Sull’orizzonte intanto si affacciava la next-gen. Nintendo stessa rompe gli indugi e da un’avviata collaborazione con Sony nasce N64. La stessa Sony sconvolge tutti uscendo con Playstation, dando un senso al supporto ottico CD-ROM. SEGA , infine, rivale storica della grande N, dopo aver farcito il suo Megadrive di add-on, partorisce il suo (sfortunato) Saturn, andando incontro al declino.
Sto giocando e penso a te.
Ho girato mezzo mondo e di console ne ho provate e possedute. Nonostante la grandezza, l’evoluzione tridimensionale, il parco titoli immenso che
proponevano sia PSOne e PS2, il mio pensiero andava sempre a lei, alla mia “Regina” del 16-bit, sempre più lontana. Durante il mio percorso videoludico, è stato spontaneo cercare di emularla ovunque: dalla Playstation 2 passando dalle portatili fino ad arrivare al Raspberry Pi3 (con calma un giorno ve ne parlerò, promesso).
Certi Amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Grazie all’emulazione, pian piano, mi son riavvicinato al Super Nintendo. Pentito, ma convinto della scelta di “guardare avanti”, riuscii a recuperare titoli che mai avevo avuto l’onore di giocare, soprattutto i titoli giapponesi: da ragazzo sbavavo guardando le foto sulle riviste di settore. Alla fine, però, la svolta: all’acquisto del Mini SNES (Qui ne parlo se interessati) credevo di aver saldato il mio debito col passato, ma mi sbagliavo. Credevo di avere tutto: una console che, seppur piccola , era riprodotta fedelmente; un feel col pad pari all’originale; un’emulazione perfetta. Ma mi mancava ancora la risoluzione di un CRT, il giocare approfonditamente a un titolo per volta e l’immancabile “click” quando si inserisce una cartuccia. Per questo ho acquistato un Super Nintendo con Super Mario All Stars (me lo regalarono con questo bundle all’epoca) e i miei tormenti son finiti.
Per sempre insieme.
Super Nintendo è una macchina straordinaria, ben bilanciata ed accessibile a tutti. Adesso, rigiocandoci, capisco quanto sia importante giocare su un hardware originale. Certo, il mercato è diventato caro perchè il movimento del retrogaming è esploso, tanto da spingere Nintendo e soci a puntare sul fattore nostalgia per arrotondare (meglio aumentare mi sa) i bilanci. Ma non disdegniamo l’emulazione proposta su varie piattaforme. Grazie ad essa siamo riusciti a mettere le su piccole perle che il Sol Levante ci proibiva e, addirittura, essere tradotte in italiano per godercele appieno (Chrono Trigger e Final Fantasy III su tutti). Stavolta non me ne separerò più, promesso.
Ora si va a caccia di cartucce, Buon Divertimento.
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